Caso Orlandi, il fratello Pietro in Campidoglio: «Omertà e silenzio da parte di tutti»
Aggiornamento: 9 ott
Pietro Orlandi, durante un incontro nella sala della Protomoteca del Campidoglio dal titolo «41 anni senza arrendersi» ha parlato di sua sorella Emanuela, ricordando anche nel giorno del suo compleanno Mirella Gregori
«C'è la volontà di ostacolare la verità. Ogni volta che si fa un passo in avanti, subentra qualcosa di contrario». Queste le parole di Pietro Orlandi, nel corso di un incontro nella sala della Protomoteca del Campidoglio intitolata «41 anni senza arrendersi», sul caso Orlandi.
La “pista inglese” delle varie piste seguite finora sembra essere la più valida, secondo Pietro: «Ci sono tante coincidenze, non porta a capire tutto ma sono convinto che effettivamente Emanuela è stata riconsegnata perché c'era stato un ricattatore ed, evidentemente, le richieste del ricattatore sono state accontentate».
Secondo Pietro Orlandi tuttavia a quel punto «Emanuela era una testimone vivente di quello che era successo. Non potevano riconsegnarla alla famiglia» e l’avrebbero messa anche in un ambiente ecclesiastico inglese: «Cosa è successo dopo - aggiunge Pietro - non lo so».
Il fratello di Emanuela Orlandi ha poi sottolineato come su di lui possano «dire quello che vogliono, ma non devono calpestare la dignità di una persona che non può rispondere», riferendosi alla sorella Emanuela. Ma «quello che è chiaro - continua Orlandi - è che c’è stato un coinvolgimento dello Stato italiano. Se ne deve parlare, non si può continuare ad avere questo tipo di atteggiamento. Lo Stato è sempre stato succube del Vaticano, ma ci sono persone che devono per forza sapere anche in Italia. Un sacco di gente che aveva paura all'epoca - continua -, e che ha paura anche ora. Per questo c'e' ancora tanta omertà da chi sa che è successo. Silenzio da parte di tutti».
Un pensiero è andato anche a Mirella Gregori la giovane scomparsa il 7 maggio 1983: «Oggi sarebbe stato il suo compleanno. Io ho letto alcune audizioni e sono convinto che la commissione Parlamentare farà passi enormi su Mirella, si sta facendo un ottimo lavoro, e c'è ancora tantissimo da approfondire. Quindi sono contento per il lavoro che si sta facendo, porterà a una soluzione».
Domani, Simona Bernardini, una delle amiche del tempo di Mirella Gregori, verrà ascoltata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Gregori e di Emanuela Orlandi.
Caso Orlandi, Silvestri (M5s): «La commissione non è un favore alla famiglia, ma un dovere»
«La commissione d'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi non è un favore fatto alla famiglia, come forse ha pensato qualcuno che l'ha osteggiata per quarant'anni, ma è un preciso dovere di un Paese che abbia gli elementi della dignità». Così Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera, intervenendo al Campidoglio: «Vogliamo la verità - conclude - e ci batteremo per averla».
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