Caso Orlandi, il fratello Pietro a Papa Francesco: «Scriva una lettera con quella verità che tutti aspettiamo»

Pietro Orlandi ha chiesto a Papa Francesco di rivelare ciò che il Vaticano sa sulla scomparsa della sorella

«Oggi Papa Francesco ha scritto il testo dell’Angelus ed è andato anche a messa. Io gli auguro di guarire quanto prima nonostante la gravità del quadro clinico ma se così non fosse spero possa trovare anche la forza, oltre a scrivere il testo dell’Angelus, di scrivere una lettera, se non a me a mia madre, con quella verità che tutti aspettiamo». Il messaggio è di domenica 2 marzo, pubblicato in un post su Facebook rivolto a Papa Francesco, dove Pietro Orlandi chiede ancora una volta giustizia e verità sulla scomparsa della sorella Emanuela Orlandi.

Il caso di Emanuela, scomparsa a soli quindici anni il 22 giugno 1983, resta uno dei misteri più oscuri della storia italiana, connesso a molteplici ipotesi che nel corso dei decenni non hanno mai condotto a una verità definitiva.

Pietro Orlandi ha chiesto a Papa Francesco di rivelare ciò che il Vaticano sa sulla scomparsa della sorella. Tra le varie ipotesi più accreditate nel corso degli anni, c'è infatti è quella di un coinvolgimento dello Stato pontificio nella vicenda. Ma nonostante le numerose indagini e le piste seguite, nessuna ha mai portato a una svolta nel caso.

Il Papa a Pietro Orlandi: «Troppi occhi puntati per incontrarti»

Due settimane dopo l'elezione di Francesco il nuovo Papa aveva detto a Pietro Orlandi che Emanuela si trovava in cielo. «Queste parole volevano dire che lui sapeva qualcosa in più rispetto a noi. Ho fatto tantissime richieste per poterlo incontrare, ma non c'è mai più stata possibilità. L'ultima volta che ho chiesto udienza mi ha detto che aveva troppi occhi puntati addosso per potermi vedere», aveva raccontato Pietro Orlandi durante un'intervista a Far West su Rai3.