Caschi eCooltra rubati, a Roma 3mila sottratti alla società di noleggio: più di 50 denunce ogni mese
Per chi viene sorpreso con un casco rubato scatta, nella migliore della ipotesi, una denuncia per furto e appropriazione indebita. Nella peggiore, se il logo viene occultato con vernice o adesivi, rendendo difficile l'identificazione, anche la ricettazione. In ogni caso un procedimento penale

Ogni anno sono migliaia i caschi rubati dai bauletti di eCooltra, l'azienda spagnola che gestisce i motorini in sharing a Roma, razziata dai più furbi che sottraggono dai veicoli a noleggio gli elmetti protettivi per utilizzarli su mezzi privati o, in alcuni casi, per rivenderli. Per chi viene sorpreso con un casco rubato scatta, nella migliore della ipotesi, una denuncia per furto e appropriazione indebita. Nella peggiore, se il logo viene occultato con la vernice o con adesivi, rendendo difficile identificazione, anche ricettazione. In ogni caso un procedimento penale.
«Reati seri» per chi ruba i caschi Cooltra
A fare il punto sulla situazione è l'avvocato Federico Sinagra, che si occupa della questione per conto della società che da circa un anno si è decisa a porre un freno al fenomeno e ha iniziato una campagna per arginare i furti e cercare di recuperare il maltolto. Al momento i numeri parlano di 3mila caschi rubati e 50 indagati ogni mese, ma solo dopo la denuncia dell’azienda, alle quali vanno aggiunte le denunce dei controlli di polizia e carabinieri, sollecitati dalla società ad intensificare le ricerche.
Si tratta di «reati seri, per cui si rischia molto», precisa l'avvocato. E il danno all'azienda non deriva solo dal furto del casco in sé, ma anche dalla mancata disponibilità per chi noleggia il motorino dopo il furto, che non trovando il dispositivo di protezione, rinuncia al noleggio.
«Spesso i motorini rimangono per mesi senza caschi, perché la società non si accorge del furto e i eCooltra restano fermi e inutilizzati. La spesa è ingente se moltiplichiamo per 3mila il valore di un casco, dal costo ridotto, ma mancato noleggio è peggio», spiega Sinagra, aggiungendo che il fenomeno è presente anche a Milano, ma con numeri diversi da Roma. «I furti sono la metà».
Le fotografie per le strade e le denunce
Le denunce partono in seguito alle fotografie raccolte dall'avvocato, che riprendono la targa del veicolo privato e i motociclisti con i caschi degli eCooltra, facilmente riconoscibili per via dei colori scelti appositamente dell'azienda.
Esiste, in realtà, un sensore che controlla che il casco venga riposto, ma «ci sono modi per eluderlo», spiega Sinagra. «Se viene riposto nel baule qualcos’altro, il sensore viene ingannato e la sua funzione compromessa. Basta qualcosa delle stesse forme e dimensioni e peso analogo». Il noleggio deve essere rapido e immediato, quindi il fenomeno difficilmente potrà essere arginato aggiungendo un altra tecnologia.
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