top of page
Progetto senza titolo-31.png

Torna il 9 marzo a Poggio Mirteto il Carnevalone Liberato, i promotori: «Siamo pronti»

Giacomo Zito

Affievolite le attenzioni esagerate degli ultimi anni, l’Arci di Poggio Mirteto si prepara alla tradizionale festa nel primo fine settimana di Quaresima

carnevalone liberato

Il 9 marzo Poggio Mirteto si prepara ad accogliere ancora una volta il Carnevalone Liberato, l'evento più esuberante e indipendente del periodo carnevalesco. 


Dopo le polemiche degli scorsi anni, l'organizzazione assicura che la situazione è sotto controllo e che il piano sanitario è stato adeguato alle esigenze della manifestazione. 


«Siamo pronti», afferma Laura, presidente dell'Arci di Poggio Mirteto, l’associazione promotrice della festività che sente, «almeno per ora», un clima «positivo» anche con la nuova amministrazione guidata dal neoeletto sindaco Andrea Arcieri.


Storia e cultura del Carnevalone Liberato

Il Carnevalone Liberato affonda le sue radici al 24 febbraio 1861, quando una rivolta popolare degli abitanti di Poggio Mirteto decretò la liberazione del paese dal potere temporale dello Stato Pontificio e l'unificazione al futuro Regno d’Italia. 


Da allora, questa festa rappresenta un momento di libertà e autodeterminazione per la comunità locale, che ha sempre mantenuto uno spirito indipendente e lontano dalle tradizioni più canoniche del Carnevale. 


Come da tradizione, infatti, il Carnevalone Liberato ha luogo nella prima domenica di Quaresima e ha uno spirito nettamente anticlericale, tanto da essere stato definito un «anti Carnevale». 


Una tradizione che, però, a seguito della firma dei Patti Lateranensi nel 1929, subì uno stop fino al 1977, continuando a sollevare discussioni riguardo alla numerazione del Carnevale poggiano organizzato nel fine settimana precedente (quello ‘canonico’, per intenderci) dalla Pro Loco di Poggio Mirteto.


Il dibattito sulla numerazione del Carnevale di Poggio Mirteto

La questione sulla numerazione della festività è quindi ancora aperta. Entrambe le manifestazioni fanno riferimento alla data del 1861, ma la numerazione utilizzata per il Carnevale tradizionale non tiene conto del periodo in cui l'evento è stato interrotto. 


«Non è corretto parlare di una 161ma edizione continua, perché per quasi cinquant'anni il Carnevale canonico non è stato celebrato», sottolineano gli organizzatori del Carnevalone Liberato. Una riflessione a cui si somma una questione più culturale sullo spirito con cui si organizza questa festa. 


Dal momento in cui, infatti, il Carnevalone si festeggia nella prima domenica di Quaresima proprio per sottolineare la distanza dalle imposizioni pontificie, tornare alla celebrazione canonica nella settimana grassa non rispetta di certo le tradizioni culturali della festività.


Programma e aspettative per l'edizione del 2025

Come ogni anno, il Carnevalone si svolgerà il 9 marzo, nella prima domenica di Quaresima. 

Dalla mattina fino al tramonto, le strade di Poggio Mirteto saranno animate da artisti di strada, spettacoli, bande marcianti e tanta musica, culminando con il tradizionale rogo del Bammoccio al calar del sole. 


«I dettagli del programma non sono ancora definitivi, ma possiamo garantire che la festa seguirà il suo spirito originario, con un mix di spettacoli e momenti di aggregazione», spiegano gli organizzatori.


Quello che ci si aspetta rimane comunque una festa che richiama anche la storia del territorio. Ancora non è chiaro infine quale sarà il personaggio raffigurato nel Bammoccio di cartapesta che viene mostrato in piazza e il manifesto satirico che descrive le vicissitudini del personaggio interessato.


Lo scorso anno toccò alla premier Giorgia Meloni, già interessata nel 2007 alla festività sulla quale chiese un’interrogazione parlamentare. Il manifesto che la riguardava recitava in un estratto così: «Tu che hai un cognato che sa fermare il treno e una sorella capo del partito famigliare, frena gli sbarchi anche asciugando il mare, inclita madre, eccelsa statista, elimina la plebaia comunista, se vuoi tassare i banchieri ladroni però non far incazzare i Berlusconi».


Le sfide organizzative e il nodo della sicurezza

A seguito della pandemia da Covid-19, anche il Carnevalone Liberato è stato al centro dell’attenzione delle autorità sanitarie essendo una manifestazione pubblica che richiama migliaia di persone nel piccolo comune del reatino. 


«L'anno scorso abbiamo dovuto affrontare un piano sanitario molto stringente, quasi sproporzionato rispetto all'evento. Quest'anno, grazie al confronto con le autorità, siamo riusciti a ottenere misure più adeguate», prosegue Laura.


Altra questione è invece quella economica. L'evento infatti si autofinanzia completamente tramite sottoscrizioni volontarie e iniziative come cene di finanziamento, senza ricevere alcun tipo di sovvenzione pubblica. 


«Lo scorso anno abbiamo speso quasi 10 mila euro solo per garantire la sicurezza, una cifra enorme per una piccola associazione come la nostra», spiegano gli organizzatori. 


Quest’anno invece ci si aspetta la possibilità di tornare a un’edizione più libera, così come negli anni passati che resero celebre anche a Roma questa celebrazioni. La festa del 9 marzo si preannuncia quindi come un'occasione unica per vivere un Carnevale fuori dagli schemi, all'insegna della musica, della libertà e della tradizione ribelle di Poggio Mirteto.

Commenti


I commenti sono stati disattivati.
bottom of page