Carceri, a Rieti sequestrati due agenti. Sappe: "Siamo al collasso"
A riportare il fatto sono il segretario per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - e il segretario generale del Sappe, che rinnovano la richiesta di incontrare il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Un'ennesima protesta dei detenuti che ha avuto luogo questa mattina nella nella Casa circondariale di Rieti, è sfociata in un sequestro di due agenti cui è stato impedito di uscire dalla sezione. La notizia arriva a poche ore dalle rivolte che hanno interessato il carcere di Velletri proprio ieri, 28 luglio. A denunciare la situazione in cui versano le carceri sono Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - Sappe e Donato Capece, segretario generale del Sappe, che rinnovano la richiesta di incontrare il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Carceri, la denuncia del Sappe
«Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute», denuncia Capece. Un detenuto «ha pure tentato di colpire, senza riuscirci, i due colleghi, poi rilasciati dopo una fondamentale opera di mediazione e convincimento», da parte di altri poliziotti penitenziari giunti tempestivamente, raccontano Somma e Capece.
Per il segretario generale del Sappe, «sono stati momenti drammatici». Verso gli agenti Capece esprime vicinanza e solidarietà «per la professionalità con cui hanno gestito i gravi eventi critici accaduti nelle ultime ore ed evidenzia come e quanto importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale», conclude.
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