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Caravaggio 2025: al via la grande mostra a Palazzo Barberini con 24 capolavori (più uno)

Edoardo Iacolucci

L’evento rappresenta un’occasione unica per ammirare una straordinaria selezione di capolavori, provenienti da collezioni italiane e internazionali, affiancata da un’opera aggiuntiva: Giove, Nettuno e Plutone, affresco normalmente non accessibile al pubblico

Ecce Homo, Caravaggio
Ecce Homo, Caravaggio

Si è appena inaugurata a Palazzo Barberini la mostra Caravaggio 2025, un’imperdibile retrospettiva dedicata a Michelangelo Merisi, con 24 opere originali o attribuite al maestro lombardo. L’evento rappresenta un’occasione unica per ammirare una straordinaria selezione di capolavori, provenienti da collezioni italiane e internazionali, affiancata da un’opera aggiuntiva: Giove, Nettuno e Plutone, affresco normalmente non accessibile al pubblico. È infatti l'unico dipinto murale di Caravaggio nel 1597 all’interno del Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi. E l'opera è una tappa straordinaria della mostra dedicata all'artista.


Il Caravaggio mai visto: il ritratto di Maffeo Barberini

Grande protagonista è il Ritratto di Maffeo Barberini, un’opera in collezione privata, esposta in anteprima e oggetto di trattativa per l’acquisto da parte dello Stato italiano. Un confronto inedito avviene con un altro ritratto di Maffeo Barberini, proveniente dalla famiglia Corsini.


I grandi prestiti della mostra

La mostra ospita capolavori provenienti da musei italiani e internazionali, tra cui La Flagellazione di Cristo (Museo di Capodimonte, Napoli), La Cena in Emmaus (Pinacoteca di Brera, Milano), La Cattura di Cristo nell’Orto (National Gallery, Dublino), I Musici (Metropolitan Museum of Art, New York), I Bari (Kimbell Art Museum, Texas), Santa Caterina d'Alessandria (Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid). Un’occasione dunque irripetibile per vedere riuniti alcuni dei massimi capolavori caravaggeschi.


Il mistero di Fillide Melandroni e l’ultimo Caravaggio

L’esposizione permette di confrontare tre dipinti con la probabile effigie della cortigiana Fillide Melandroni, musa e possibile amante dell’artista Santa Caterina (Madrid), Giuditta che taglia la testa a Oloferne (Palazzo Barberini), Maddalena con Marta (Detroit Institute of Arts). A chiudere il percorso è il Martirio di Sant’Orsola, opera struggente dipinta nel 1610, poco prima della morte del maestro.


L’Ecc Homo ritrovato e il documentario dedicato

Tra i dipinti più attesi c’è l’Ecce Homo, scoperto in Spagna e inizialmente attribuito a un ignoto. Il capolavoro, acquistato per 35 milioni di euro, sarà protagonista anche di un documentario, Il Caravaggio perduto, in uscita nelle sale dal 10 al 12 marzo.


Un’occasione unica per gli amanti di Caravaggio

Oltre alle opere in mostra, Roma custodisce altri celebri dipinti del Merisi, visitabili nelle chiese di San Luigi dei Francesi, Sant’Agostino, Santa Maria del Popolo, ai Musei Vaticani e alla Galleria Borghese. Con un corpus noto che oscilla tra 40 e 60 dipinti, questa retrospettiva rappresenta un evento imperdibile per gli appassionati di Caravaggio e della storia dell’arte.

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