Al Grassi di Ostia arriva la capsula endoscopica: nuova frontiera per lo screening del colon-retto
- Redazione La Capitale
- 19 mag
- Tempo di lettura: 2 min
La Asl Roma 3 introduce l'innovativo dispositivo non invasivo, disponibile solo in tre strutture nel Lazio

Una capsula da ingerire al posto della classica colonscopia: è questa la novità introdotta all’Ospedale Grassi di Ostia grazie all’impegno della Asl Roma 3. Si tratta di uno strumento tecnologicamente avanzato, simile a una compressa, che consente lo screening del tumore del colon-retto in modo non invasivo, comodo e sicuro per il paziente. La capsula, dopo essere stata ingerita con un bicchiere d’acqua, attraversa l’intestino registrando immagini ad alta definizione che vengono trasmesse a un dispositivo collegato a una cintura indossata dal paziente.
Cos’è la capsula endoscopica e come funziona
La capsula, grande quanto una comune compressa, viene ingerita facilmente con un bicchiere d’acqua. Il paziente indossa una cintura collegata a un trasmettitore che riceve in tempo reale le immagini dell’interno del colon. Successivamente, queste immagini vengono elaborate su un computer e analizzate dal medico specialista.
Questo esame, completamente indolore e non invasivo, si conclude con l’evacuazione naturale della capsula e non richiede né sedazione né l’interruzione di terapie anticoagulanti o antiaggreganti.
Alternativa sicura alla colonscopia tradizionale
Come spiega la Dott.ssa Maria Grazia Mancino, Direttore U.O.S.D. Gastroenterologia dell’Ospedale Grassi di Ostia:
«Questo nuovo dispositivo è fondamentale per quei pazienti che non tollerano la colonscopia tradizionale, spesso ritenuta fastidiosa e poco sopportabile. Durante l’esame, il paziente è libero di muoversi e, dopo circa tre ore, può riprendere a bere e mangiare normalmente. L’intera registrazione dura dalle sei alle otto ore e al termine il paziente può tornare a casa in piena autonomia».
La capsula sarà prioritariamente destinata ai pazienti ad alto rischio o che non possono sottoporsi alla colonscopia per controindicazioni mediche. Rispetto alla colonscopia virtuale, questa tecnologia è più accurata nell’individuare lesioni precancerose, contribuendo così a diagnosi più precoci e cure personalizzate.
Dove è disponibile il nuovo screening con capsula endoscopica
Nel Lazio, la capsula endoscopica è attualmente disponibile solo in tre strutture: Policlinico Gemelli di Roma, nella Asl di Frosinone e all'ospedale Grassi di Ostia (Asl Roma 3)
Per accedere a questo innovativo screening, è necessario prenotare una visita gastroenterologica presso l’Unità Operativa dell’Ospedale Grassi, tramite il ReCup con richiesta del medico curante. Il servizio è disponibile sia per i pazienti della Asl Roma 3 sia per i cittadini residenti in altre aziende sanitarie del Lazio.
Screening per il tumore colon-retto: i risultati della Asl Roma 3
Grazie all’introduzione di tecnologie avanzate e a una gestione efficiente, la campagna di screening del tumore al colon-retto dell’Ospedale Grassi registra risultati eccellenti.Nel 2024, il novantuno virgola sessantaquattro per cento delle colonscopie di screening sono state eseguite entro trenta giorni dalla positività del test del sangue occulto, secondo le linee guida nazionali. Nel 2025 questo valore è già salito al novantaquattro virgola settantacinque per cento, un risultato che testimonia l’efficacia del programma di prevenzione.