- Camilla Palladino
Caos elezioni, un'operatrice: "Era una catastrofe annunciata"
Secondo i dipendenti di Roma Capitale che usano il sistema operativo quotidianamente per i servizi anagrafi, il servizio è inadeguato e inefficiente
«Era una catastrofe annunciata, chi conosceva il sistema operativo usato per le ultime elezioni aveva già preventivato che sarebbe potuto andare in tilt». A parlare è un'operatrice di Roma Capitale che da vent'anni fa la digitatrice, cioè inserisce i dati elettorali nel sistema, e per evitare ripercussioni ha chiesto l'anonimato. E stando alla sua testimonianza la possibilità di un tilt informatico era stato messo in conto dai dipendenti del comune per un semplice motivo: era già successo.
La testimonianza di una digitatrice
«Il sistema operativo che quest'anno è stato utilizzato per registrare i dati elettorali - dice l'operatrice - non era mai stato utilizzato per questa funzione, ma normalmente lo usano gli uffici anagrafici e ha già dato tantissimi problemi». L'ultimo maxi-disservizio solo due mesi fa, quando i servizi anagrafici digitali di via Petroselli sono rimasti bloccati per tre settimane a cavallo tra marzo e aprile. «Ci sono milioni di esempi su quanto il sistema sia inadeguato e inefficiente, soprattutto per la mole di lavoro che ci può essere in una città come Roma», aggiunge la dipendente.
I disservizi negli uffici anagrafici
E in effetti l'ultimo si è verificato proprio ieri, mercoledì 12 giugno, come dimostra una mail di cui è entrata in possesso La Capitale, in cui un'operatore municipale si rivolge al supporto Sipo (Sistema Informatico della Popolazione di Roma Capitale) per chiedere la risoluzione urgente di un problema che da due giorni impedisce al programma per la gestione dei cambi di abitazione e residenza di inviare e ricevere mail. Ebbene «questo sistema, che evidentemente non funziona bene, per la prima volta - racconta la digitatrice - è stato utilizzato anche per la registrazione dei dati elettorali». Ed è andato in tilt.
Chi gestisce il sistema informatico
Ma perché puntare su un sistema operativo definito «inadeguato» per la registrazione dei dati elettorali? Per capirlo bisogna fare un passo indietro fino al 2021, a un tempo in cui l'attuale sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, doveva ancora insediarsi. C'è una determinazione dirigenziale risalente al 16 settembre 2021 per il «rilascio del nulla osta alla stipulazione del contratto relativo all'accordo quadro con un unico operatore» per «l'affidamento del servizio di esercizio e di innovazione del Sistema Informativo della Popolazione di Roma Capitale (Sipo), al costituendo "R.T.I. Accenture S.p.A. con Accenture Technology Solutions S.r.l. e con Dedagroup Public Services S.r.l. e con Datamanagement Italia S.p.A."».
Un'aggiudicazione che già al tempo aveva sollevato dei dubbi, tra dimissioni di commissari ed «errori materiali», tanto che il documento del 16 settembre è in realtà la rettifica a una precedente determinazione del 18 giugno in cui era stato commesso uno sbaglio nel calcolo dei punteggi. Dopo il riconteggio invece Accenture «ha ottenuto il punteggio complessivo pari a punti 100 offrendo il ribasso del 38,200 per cento». Così, a novembre 2021, Roma Capitale ha firmato con la capogruppo Accenture S.p.a. il contratto relativo all’accordo quadro per l’affidamento del servizio di esercizio e di innovazione del Sipo, che comprende i servizi elettorali, per una durata di 48 mesi.
La commissione istituita da Gualtieri
A due anni e mezzo dalla firma del contratto, dopo i diversi disagi quotidiani degli operatori degli uffici anagrafici, il sistema operativo è stato usato per le elezioni europee. Ed è stato un flop. Per questo il primo cittadino mercoledì 12 giugno ha firmato un’ordinanza che istituisce la commissione per analizzare e valutare i disservizi informatici e organizzativi che si sono verificati durante la fase di comunicazione ufficiosa dei dati al ministero dell’Interno, seguita alle operazioni di voto per le ultime elezioni europee.
L'obiettivo è verificare la corretta implementazione e gestione del sistema informativo rispetto a quanto previsto dal contratto, la documentazione di progetto e di tutti gli atti e verbali sugli stati di avanzamento delle attività, esiti di conformità e collaudo delle componenti applicative. Inoltre, valuterà le modalità organizzative degli uffici e le problematiche dovute al sistema informativo all’origine dei disservizi. Il report entro 10 giorni dovrà essere consegnato al sindaco e, entro 30 giorni, arriveranno i risultati completi attraverso una relazione dettagliata.
La commissione sarà presieduta da un esperto esterno all’amministrazione, l’ingegnere Luca Ventura, dirigente dell’Area protezione tecnica dei servizi e dei sistemi dell’Agenzia per l’Italia digitale. Nominati anche due componenti dell’amministrazione capitolina: Gianluca Viggiano, vicesegretario generale vicario e Angelo Ottavianelli, direttore del Dipartimento organizzazione e risorse umane.
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