Cani bagnini, responsabile Scuola di salvataggio: "30 vite salvate ogni anno"
Aggiornamento: 28 lug
Sono labrador, golden retriever e terranova, le razze tipicamente acquatiche, ad essere addestrate come unità cinofile
«Siamo sulle spiagge da 30 anni e assistiamo a un bel cambiamento perché la gente ha sempre meno problemi e meno paura di avere i cani in spiaggia. Le persone familiarizzano di più». Ad affermarlo è Roberto Gasbarri, responsabile della Scuola italiana cani da salvataggio Area Centro Meridionale. Anche quest'anno le spiagge del litorale laziale e di tutta Italia saranno più controllate, grazie all'ausilio dei cani bagnini della Sics. Solo Fregene, tra le spiagge di Roma, gioverà della presenza dei volontari a quattro zampe.
Zampe palmate ed effetto pinna
Sono labrador, golden retriever e terranova, le razze tipicamente acquatiche, ad essere addestrate come unità cinofile. «Perchè - spiega Gasbarri - questi cani hanno particolari caratteristiche morfologiche nelle zampe. In realtà il lembo di pelle tra le dita ce l’hanno tutti i cani ma questi hanno piede molto largo e quando il cane nuota le palme tra le dita si aprono, un po’ come nelle pinne papere, e danno grande capacità di spinta. Si consideri che è l’effetto pinna che permette a questi cani di trainare grandi pesi, fino a 2/3 persone contemporaneamente. Nei cani con le zampe sottili la resistenza dell’acqua non fa aprire i lembi di pelle ed effetto pinna non c’è».
«D’estate collaboriamo con uffici guardia costiera - spiega il responsabile della Scuola - in attività di volontariato principalmente sui tratti di spiaggia libera più affollati e frequentati ma soprattutto laddove gli stabilimenti sono lontani e i bagnini faticano a intervenire, noi integriamo con il nostro supporto. La presenza del cane può aiutare dal punto di vista psicologico, soprattutto nei bambini, perchè minimizza il trauma, come se fosse un'azione di pet therapy».
Cani bagnini sulle spiagge: 30 vite salvate ogni anno
In media vengono salvate circa 30 vite ogni anno a livello nazionale dalle unità cinofile della Sics. «Una decina di questi sono nel Lazio - racconta il responsabile Sics Area Centro Meridionale - una regione fornita di un gran numero di unità operative, circa 70 squadre cinofile, che ogni weekend con turnazioni si recano sulle spiagge del litorale a loro assegnato».
«Il record nel numero di salvataggi in contemporanea è avvenuto 2 anni fa, su una spiaggia di Sperlonga quando tre dei nostri cani hanno messo in salvo 14 persone tutte in difficoltà nello stesso momento. Si trattava di tre famiglie, allontanate dalla riva dalla corrente che li stava spingendo verso gli scogli». Una complessa operazione di soccorso ha riportato a riva tutte e 14 le persone, grazie all’aiuto di tre labrador retriver prontamente intervenuti.
Comentarios