Botticelle elettriche, l'assemblea capitolina approva la mozione per la transizione sostenibile
L'ok dell'assemblea capitolina per aprire la strada al passaggio dalle tradizionali carrozze trainate da cavalli a botticelle elettriche, più ecologiche e sostenibili
Sostituire le botticelle trainate dai cavalli con mezzi elettrici, ecologici e sostenibili. È il contenuto della mozione presentata dalla capogruppo di Forza Italia in Campidoglio, Rachele Mussolini, e approvata all'unanimità dall'assemblea capitolina giovedì 17 ottobre. «Abbiamo impegnato il comune di Roma a valutare l'opportunità di una partnership con gli istituti bancari al fine di incentivare il passaggio alle botticelle elettriche», ha fatto sapere Mussolini.
La mozione dopo gli ultimi incidenti tra botticelle e auto
L'iniziativa rappresenta un passo decisivo verso il superamento delle tradizionali botticelle, dopo la delibera approvata lo scorso luglio. L'obiettivo è convincere i pochi vetturini rimasti, circa 17 unità più l'indotto, a passare a un'alternativa sostenibile. Mussolini ha sottolineato la necessità di incentivi per facilitare l'acquisto delle nuove carrozze elettriche, evidenziando il crescente numero di incidenti tra cavalli e automobili, come quello avvenuto il 30 settembre in via dei Fori Imperiali.
«Non dimentichiamo lo sfruttamento ingiustificato di questi animali costretti a trainare nel caos cittadino carichi anche di 900 chili in qualsiasi condizione climatica», ha aggiunto la capogruppo di Fi, citando anche l’esempio di Bruxelles, che ha già completato la transizione verso carrozze elettriche, migliorando le condizioni di vita degli animali coinvolti.
Nanni: «Pratica anacronistica»
Anche Dario Nanni, consigliere comunale e presidente della commissione Giubileo, ha espresso il suo sostegno all’abolizione delle botticelle, definendole una pratica «barbara e anacronistica». Nanni ha ribadito che è essenziale fermare l'uso di queste carrozze, soprattutto in vista del Giubileo, per evitare che l'afflusso di turisti e pellegrini possa aggravare la situazione. «Abbiamo il dovere - ha aggiunto infine - di trovare soluzioni per ricollocare i lavoratori di questo settore, che rischiano di trovarsi senza lavoro».
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