- Redazione La Capitale
"Bidet" di Ostiense: al via i lavori ad agosto
Aggiornamento: 2 lug
La nuova struttura (che probabilmente sarà un albetgo) molto difficilmente sarà pronta per i Giubileo del 2025
«Nelle prossime settimane incontreremo il fondo del nuovo proprietario - spiega il presidente dell'VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri, parlando dell'edificio nel quartiere Ostiense, conosciuto ironicamente dai romani come il «bidet» -. La trasformazione sarà nel mese di agosto e sapremo anche quale sarà definitivamente il progetto conclusivo. I lavori - precisa Amedeo Ciaccheri -, anche se dovessero iniziare quest'estate la struttura non sarà ristrutturata per il 2025».
L'edificio tra viale Giustiniano Imperatore, via Galba, via Costantino e via Tito. dopo diversi tentativi nel 2021, è stato ceduto ad un fondo dalla società immobiliare «Coldwell Banker Commercial» per 10 milioni di euro.
La storia del «bidet»
Tra il 1993 e il 2001, Francesco Rutelli ha guidato la Capitale, avviando un ambizioso progetto di opere pubbliche nelle aree di piazza dei Navigatori e San Paolo.
Con il passaggio del testimone a Walter Veltroni, l'iniziativa ha continuato a prendere forma. Nel 2004, è stata firmata una convenzione edilizia che concedeva ai privati il permesso di costruire nuovi edifici, a condizione che realizzassero anche opere di pubblica utilità, in cambio di una riduzione degli oneri edilizi.
Le aspettative erano alte: si parlava di nuovi parchi pubblici, asili nido, parcheggi e un sottopasso per la vicina via Cristoforo Colombo. Ma mentre alcuni progetti sono stati completati, molti sono rimasti sulla carta, mai realizzati. Tra tutte le opere previste, solo due sono state portate a termine: l'edificio a vetri di piazza dei Navigatori e il cosiddetto "bidet".
Una volta terminato l'immobile, però, le iniziative pianificate non sono decollate come previsto.
Nel frattempo, il «bidet» è diventato bersaglio di vandalismi e occupazioni abusive. Dopo una serie di sgomberi, era stato istituito un servizio di vigilanza per proteggere la struttura.
Dopo molti anni quindi il futuro di questo edificio bianco, a forma di sanitario, di ben 7 piani e 180 stanze, ancora ricoperto da scritte e tag , è pronto a cambiare volto.
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