Bar e ristoranti, a Roma meno di un terzo sono a guida femminile
Nella Capitale su circa 26mila imprese nel settore della ristorazione, poco più di 7mila sono condotte da donne
C’è una progressiva crescita delle imprese femminili nel settore della ristorazione ma il gap tra uomini e donne è ancora evidente. Nella regione Lazio circa un terzo delle attività di questo comparto sono guidate da imprenditrici: su 35086 aziende, tra ristoranti, bar, mense e catering, quelle a gestione femminile sono 10179. E’ quanto emerge da una rilevazione di FIPE-Confcommercio sui dati di Infocamere.
Roma peggio della regione
La ricerca ha anche fotografato la città di Roma: nella Capitale, su circa 26mila imprese nel settore della ristorazione, poco più di 7mila sono a conduzione femminile, pari al 27 per cento del totale. Un dato inferiore a quello regionale dove la provincia in cui si registra la maggiore incidenza di bar e ristoranti guidati dalle donne è Rieti con il 39,1 per cento.
Più bar che ristoranti
Le cifre non sono così differenti a livello nazionale dove si rilevano 95.870 imprese di ristorazione condotte da donne, pari al 28.9 per cento del totale. Tra le principali attività in cui sono impegnate le imprenditrici figurano i bar e i caffè (33.1 per cento), seguite dalle mense e i catering (27.1 per cento) e infine dai ristoranti (26.2 per cento).
«Bisogna fare di più»
Il quadro delineato dalla ricerca «mostra come l'imprenditoria femminile costituisca un perno cruciale per il settore e il suo sviluppo», ha commentato Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di FIPE-Confcommercio. «Tuttavia - ha aggiunto - si può e si deve fare di più: in un comparto che impiega più donne che uomini, la presenza femminile nei ruoli di gestione e di responsabilità è ancora troppo limitata».
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