- Redazione La Capitale
Avvistata una lontra nel Tevere: non se ne vedevano da 50 anni
L'avvistamento è avvenuto nel novembre del 2023, quando una delle fotocamere termoattivabili posizionate dall’ANVA è riuscita a filmare un individuo mentre attraversa un albero caduto in acqua
L’Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene (ANVA), nell’ambito di ricerche finalizzate allo studio della distribuzione di vertebrati nel nord-est romano, è riuscita a documentare la presenza della lontra nel bacino del Tevere, grazie ad una foto-trappola. Sono passati ben cinquant’anni dal suo ultimo avvistamento.
L'avvistamento è avvenuto nel novembre del 2023, quando una delle fotocamere termoattivabili posizionate dall’ANVA è riuscita a filmare un individuo mentre attraversa un albero caduto in acqua. Questo a 20 chilometri a Nord del Gra, a breve distanza da Roma.
Lontra nel Tevere: in discussione l'estinzione
Dopo la prima osservazione di novembre sono state installate altre fotocamere con l’obiettivo di localizzare questa specie ma senza successo. Inoltre sono stati compiuti ulteriori sforzi per individuare tracce ed escrementi, anche in questo caso senza finora ottenere risultati.
L’osservazione della lontra in quest’area potrebbe indicare una potenziale espansione dell’areale da Est o da Sud, oppure mettere in discussione le presunte estinzioni in questa regione, poiché potrebbe trattarsi di un individuo di una popolazione relitta del bacino del Tevere.
Lo studio, pubblicato in “early access” sulla rivista scientifica Natural History Sciences (NHS) (link: https://sisn.pagepress.org/nhs/article/view/746), sottolinea l’importanza di un continuo monitoraggio per ottenere informazioni necessarie per la conservazione della lontra nell’Italia Centrale.
Ultimo avvistamento nel 1972
La lontra euroasiatica in Italia è protetta dal 1977 (L. 27/12/1977, n. 968). Inoltre è classificata come “Vulnerabile” nella Lista Rossa nazionale dell’IUCN ed è inclusa nella “Convenzione di Berna” (App. II), nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat” (All. II-IV) e nella normativa CITES (App. I).
Il mammifero è appartenente alla famiglia dei Mustelidi che ha subìto un significativo declino in Italia (e anche in Europa) durante il XX secolo, arrivando a estinguersi localmente.
Il declino della lontra nel Lazio è iniziato negli anni ’60 raggiungendo proporzioni catastrofiche nel 1975. Le bonifiche effettuate nelle aree delle Paludi Pontine e del Tevere durante il ventennio fascista, (1910-1930) influirono drammaticamente sulla popolazione originaria, dividendola in piccoli nuclei disgiunti.
La frammentazione dell’areale, con l’isolamento delle sottopopolazioni, ha poi provocato rapide estinzioni locali. L’ultimo dato certo sulla sua presenza nel Tevere (nel tratto da Nazzano a Monterotondo) risale all’inverno del 1972, quando venne catturato un maschio a Nazzano, vicino alla confluenza con il fiume Farfa.
Gli ultimi siti popolati da questa specie nel Lazio sono stati i fiumi Fiora, Mignone e Tafone, dopo di che fu considerata estinta nel Lazio nel 2008. Recentemente un nuovo nucleo è stato scoperto dal WWF nella provincia di Frosinone (link: https://www.wwf.it/pandanews/animali/scoperto-un-nuovo-nucleo-di-lontra-nel-lazio/), precisamente nel bacino del Garigliano, al confine con la Campania e il Molise.
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