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Autismo, approvato il Piano Regionale nel Lazio: «Interventi mirati e uniformi su tutto il territorio»

  • Edoardo Iacolucci
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Il piano nasce con l’obiettivo di «adottare una programmazione regionale in grado di qualificare e potenziare gli interventi in favore delle persone con autismo», ha dichiarato l’assessore Maselli

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Regione Lazio (La Capitale)

La Regione Lazio compie un importante passo avanti nell’ambito delle politiche per l’inclusione approvando il nuovo Piano Regionale per l’Autismo.


La delibera, presentata dall’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla persona Massimiliano Maselli e approvata dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Rocca, mira a rafforzare e uniformare gli interventi rivolti alle persone con disturbo dello spettro autistico e alle loro famiglie.


Il piano nasce con l’obiettivo di «adottare una programmazione regionale in grado di qualificare e potenziare gli interventi in favore delle persone con autismo», ha dichiarato l’assessore Maselli.


«Vogliamo garantire - continua Maselli -, progettualità appropriate, coerenti ai bisogni e alle aspirazioni delle persone autistiche, in modo uniforme su tutto il territorio regionale».

Piano Autismo Lazio: un lavoro condiviso

L’assessore ha voluto esprimere gratitudine a tutti i soggetti coinvolti nel processo di redazione del documento:

«Ringrazio la Commissione regionale consiliare, che ha approvato il Piano all’unanimità sotto la guida della presidente Savo, le associazioni, le organizzazioni sindacali, gli enti del Terzo Settore e tutte le consulte sulla disabilità per i preziosi contributi che hanno arricchito sensibilmente il Piano».

Il documento è fondato su principi fondamentali come la presa in carico globale, il diritto alla scelta e all’autodeterminazione, la centralità della famiglia e dei caregiver, e la piena integrazione sociosanitaria.


Un nuovo modello di assistenza per l’autismo

Con l’approvazione del Piano Regionale per l’Autismo, la Regione Lazio intende creare un modello di intervento che sia realmente inclusivo, efficace e continuativo, assicurando supporto non solo alle persone autistiche, ma anche alle loro famiglie, spesso lasciate sole ad affrontare sfide complesse.

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