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Asl Roma 3, incontro sulla cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione alla Casa di Alice

Anita Armenise

La Casa di Alice, ambulatorio specialistico attivo da due anni, si occupa della diagnosi e del trattamento di patologie come l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata

disturbi alimentari

Martedì 18 marzo, alle 10, si terrà un incontro dedicato ai disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (Dna) presso la Casa di Alice, situata nel Centro di Salute Mentale di via Colautti 30 a Monteverde. L'iniziativa è promossa dalla Asl Roma 3 e mira a sensibilizzare il personale medico, le associazioni, i pazienti e le loro famiglie sull'importanza della cura di questi disturbi, in particolare per i soggetti più fragili.


La Casa di Alice, ambulatorio specialistico attivo da due anni, si occupa della diagnosi e del trattamento di patologie come l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. L’ambulatorio accoglie pazienti di età compresa tra i 10 e i 45 anni, provenienti da tutti i distretti della Asl Roma 3. Dal 2022, la struttura ha effettuato quasi 200 valutazioni nel solo 2024, con un totale di oltre 300 pazienti trattati finora.


L'importanza della diagnosi precoce e dell'intervento familiare

Il disturbo della nutrizione e dell'alimentazione presenta una prevalenza stimata dello 0,05 per cento sul territorio di competenza della Asl Roma 3. Il 53 per cento dei casi sono stati trattati ambulatorialmente, mentre il 20 per cento dei pazienti ha necessitato di ricovero in strutture specializzate. «Il 91 per cento dei pazienti sono ragazze o donne, con un’alta incidenza di anoressia nervosa (37 per cento), bulimia nervosa (20 per cento) e disturbo da alimentazione incontrollata (10 per cento)», afferma Roberta Trincas, psicologa della Asl Roma 3. «La fascia di età più colpita è quella tra i 18 e i 25 anni, ma la situazione è preoccupante per l'ulteriore abbassamento dell'età di esordio, con il 10 per cento dei pazienti che ha tra i 7 e i 14 anni».


«Il trattamento precoce è fondamentale», aggiunge Trincas. «Intervenire prima dei 30 anni offre la possibilità di un recupero più rapido. È altrettanto cruciale coinvolgere le famiglie, soprattutto quando si tratta di minori».


Obiettivi dell'incontro e sensibilizzazione sul territorio

L'incontro di martedì 18 marzo si pone come obiettivo quello di sensibilizzare i professionisti del territorio che entrano in contatto con i pazienti e di promuovere una rete di competenze che aiuti a intercettare i segnali precoci della malattia. «Vogliamo coinvolgere medici di base, scuole, associazioni e tutte quelle strutture che possono entrare in contatto con chi mostra anche solo i primi sintomi di un disturbo alimentare», conclude Roberta Trincas.


L'incontro si terrà in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, per continuare a sensibilizzare sull'importanza della prevenzione e della diagnosi tempestiva.


Per maggiori dettagli sulla Casa di Alice e sulle sue attività, è possibile consultare il sito web della ASL Roma 3.

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