Arrivano 95 nuovi alberi in via Cola di Rienzo. Alfonsi: «Appena piantati assorbiranno 190 chili di CO2 all'anno»
Al termine dei lavori le alberature in via Cola di Rienzo, compresa l'omonima piazza, saranno 284, di cui 272 siliquastri sulla via e 12 olmi nella piazza
Sono 95 i nuovi alberi che verranno piantati in via Cola di Rienzo, in parte per sostituire la vegetazione malata e da abbattere, in parte per incrementare il verde nella zona. Si tratta di piante appartenenti al genere «cercis siliquastrum», ovvero i siliquastri o alberi di Giuda. I lavori del dipartimento Tutela ambientale sono iniziati oggi, martedì 29 ottobre, e rientrano nel progetto che prevede il deceppamento di 77 vecchie ceppaie, la riapertura di 2 tazze vuote o precedentemente tombate e l'abbattimento - con contestuale sostituzione - di 23 alberature compromesse.
Così al termine dei lavori le alberature in via Cola di Rienzo, compresa l'omonima piazza, saranno 284, di cui 272 siliquastri sulla via e 12 olmi nella piazza. L'intervento infine avrà l'obiettivo di dialogare con le operazioni in via Cicerone, dove sono in corso i dovuti abbattimenti e si sta preparando il terreno alla messa a dimora di 22 nuovi ligustri, che andranno a sostituire e integrare il patrimonio arboreo della via. Anche in questo caso è prevista un'azione di deceppamento di 16 ceppaie e di riapertura di tre formelle attualmente inutilizzate.
«Abbiamo scelto di incrementare le alberature presenti su via Cola di Rienzo - spiega l'assessora capitolina all'Ambiente, agricoltura e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi - mantenendone il valore storico: infatti le 95 nuove piante messe a dimora saranno della stessa specie di quelle rimosse. La rigenerazione delle alberate consente un ridotto numero di attacchi parassitari, una minore necessità di interventi di cura e assicura un più efficace impatto ambientale, perché le piante giovani e sane assorbono meglio gli inquinanti. Al termine, la nuova alberatura assorbirà fin da subito 190 kg/anno di CO2, per poi passare a 1710 kg/annui quando saranno cresciuti, generando un beneficio netto, rispetto a quello prodotto dalle precedenti 23 alberature, pari al quadruplo».
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