- Redazione La Capitale
Approvato l'aggiornamento della Carta per la Qualità
Svetlana Celli: «Guardiamo al futuro e alle prospettive di crescita coniugando al tempo stesso l’esigenza di rispettare il patrimonio edilizio storico e artistico»
È stato approvato dall’Assemblea Capitolina l’aggiornamento della Carta per la Qualità, uno degli elaborati del Piano Regolatore di Roma dove sono indicati tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti a uno speciale regime di tutela individuato da Roma Capitale, autonomo rispetto agli altri vincoli statali e definito in accordo con la Sovrintendenza. L'aggiornamento mancava da 15 anni ed è incentrato sulla rigenerazione urbana della città.
Tra le principali modifiche introdotte ci sono: lo stralcio dalla Carta di circa 750 immobili che possono ora essere trasformati, l’introduzione di 246 nuovi immobili da tutelare sui quali non sarà più possibile intervenire senza un preventivo assenso della Sovrintendenza Capitolina.
Le dichiarazioni di Veloccia
«Voglio ringraziare l'assemblea Capitolina e tutti i gruppi di maggioranza che hanno votato con compattezza la delibera: quello approvato definitivamente oggi, infatti, è un aggiornamento molto importante per la nostra città - afferma l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia -. In primo luogo perché sana un paradosso e un ritardo durati molti anni: la Carta infatti non era stata ridisegnata in conformità a quanto votato nel 2008 in sede di approvazione definitiva del Piano Regolatore, ma ancora viveva la prima versione del piano adottato nel 2003. In secondo luogo perché abbiamo sfruttato questo lavoro per eliminare dalla Carta tanti immobili per i quali non aveva più senso mantenere un regime di tutela che ne precludeva la rigenerazione urbana inserendone, invece, altri che meritano una forma di tutela speciale».
Gli interventi che si potranno fare grazie all'aggiornamento
Grazie all'aggiornamento Ater potrà intervenire per la messa in sicurezza del complesso di Tor Sapienza su cui da anni aveva chiesto una autorizzazione a Roma Capitale; l'Agenzia del Demanio potrà rigenerare vari immobili dell'Eur che necessitano di urgenti interventi strutturali, così come si potrà intervenire sulla ex Fiera di Roma, potrà essere recuperata l'ex Filanda di Viale Castrense, il nuovo centro culturale polivalente di Tor Marancia, o il complesso Ama di Piazzale Caduti della Montagnola, l'area dell'ex Velodromo, ancora vincolata pur non esistendo più l'impianto dal 2008.
«La Carta della Qualità è stata oggetto di una profonda revisione - ha sottolineato ancora l'assessore Veloccia - che apre la strada ancor di più ad investimenti di qualità nella città, per rigenerare immobili che spesso si trovano in uno stato di degrado e di abbandono proprio perché era difficile riuscire a ristrutturarli e riconvertirne la destinazione d'uso per i vincoli imposti dal Prg».
Nella carta sono stati inseriti 246 villini storici, come il villino De Pinedo in via Antonio Bertolino, il Villino Saffi in via Barnaba Oriani, ai Parioli, il Villino Bezzi di via Calandrelli, accanto a Villa Sciarra. Edifici che erano privi di qualsiasi forma di tutela e che invece oggi potranno essere modificati solo previo parere della Sovrintendenza Capitolina.
«Questo aggiornamento - ha concluso l'Assessore Veloccia - si inserisce in un quadro di revisioni strutturali che l'amministrazione sta mettendo in campo per affrontare con maggiore snellezza le esigenze di rigenerazione della città».
L'intervento della presidente dell'assemblea capitolina
Con una nota è intervenuta anche la presidente dell’assemblea capitolina, Svetlana Celli, dichiarando che «Con l’approvazione dell’aggiornamento della Carta per la Qualità, atteso da 15 anni, facciamo un ulteriore passo avanti nell’opera di rigenerazione urbana della città che con grande determinazione la nostra amministrazione sta mettendo in campo. Ringrazio i consiglieri che hanno votato questa importante delibera e l’assessore Maurizio Veloccia per il lavoro svolto. Con questo atto finalmente si arriva ad un aggiornamento degli elenchi degli immobili e delle aree urbane soggette a un regime speciale di tutela. Guardiamo al futuro e alle prospettive di crescita coniugando al tempo stesso l’esigenza di rispettare il patrimonio edilizio storico e artistico - conclude Svetlana Celli».
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