top of page
Progetto senza titolo-33.png

Antenne a San Saba, rinviata ad aprile l'udienza del ricorso di Iliad al Tar

  • Immagine del redattore: Anita Armenise
    Anita Armenise
  • 12 dic 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

La notizia del rinvio dell'udienza arriva poco dopo l'approvazione in assemblea capitolina della riforma delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, nel quale è contenuta la cancellazione della pianificazione della localizzazione delle antenne

antenna san saba

È stata rimandata al primo aprile 2025 l'udienza cautelare del tribunale amministrativo del Lazio che oggi doveva esprimersi sul ricorso presentato dalla Iliad, società francese di telecomunicazioni proprietaria dell'antenna installata questa estate sul condominio di via Federico Zuccari 2a. Il ricorso risale a fine agosto quando il Comune aveva annullato l'autorizzazione ad installare il ripetitore telefonico 5G nel rione San Saba.


Antenne San Saba, i cittadini potrebbero costituirsi parte civile

A sostegno della difesa dell'avvocatura capitolina contro il ricorso della Iliad, il comitato dei cittadini potrebbe decidere di costituirsi, in forma autonoma, parte civile nel processo. La notizia arriva poco dopo l'approvazione in assemblea capitolina della riforma delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, nel quale è contenuta la cancellazione della pianificazione nel settore delle telecomunicazioni, quindi anche dell'installazione delle antenne sul territorio capitolino.


Approvata in assemblea capitolina la riforma delle norme tecniche di attuazione

Un emendamento all’art. 105, presentato da Alleanza verdi e sinistra, intendeva infatti ripristinare la centralità del Piano territoriale di localizzazione, quale strumento che, affiancato al Regolamento recentemente approvato, avrebbe consentito agli uffici capitolini di gestire correttamente la localizzazione degli impianti di telefonia mobile nel territorio della Capitale.


Il piano territoriale di localizzazione, era stato uno dei punti più discussi. «Il più grosso rammarico - aveva spiegato a La Capitale il consigliere capitolino Nando Bonessio poco dopo l'approvazione del nuovo regolamento sulle antenne- è il Piano di localizzazione».


Si tratta di un programma che tiene conto dei luoghi sensibili, di quelli sotto tutela paesaggistica, archeologica o pubblica, ma soprattutto un piano che abbia una mappatura degli edifici pubblici e comunali - come quelli a uso uffici o terreni - su cui montare le antenne e che garantisca una entrata economica Comune. «Ma questa esigenza evidentemente non è stata condivisa dalle forze di governo di Campidoglio», aveva poi concluso.






bottom of page