Antenna a San Saba, vinta la battaglia dei cittadini: il Tar dà ragione ai residenti
- Anita Armenise
- 12 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Il Tar ha ritenuto infondati tutti e quattro i motivi di ricorso presentati da Iliad sull'antenna di San Saba

Il tribunale amministrativo del Lazio ha respinto il ricorso che ha fatto la Iliad, società francese di telecomunicazioni e proprietaria dell'antenna installata questa estate sul condominio di via Federico Zuccari 2a, a San Saba. Il ricorso risale a fine agosto dello scorso anno quando il Comune aveva annullato l'autorizzazione ad installare il ripetitore telefonico 5G.
Antenna San Saba, il Tar: procedura corretta e legittimo l’annullamento
Il Tar ha ritenuto infondati tutti e quattro i motivi di ricorso presentati da Iliad, sottolineando che la normativa applicabile al caso era quella vigente al momento della domanda (novembre 2023), dunque antecedente alla riforma del codice delle Comunicazioni Elettroniche (D.Lgs. 48/2024), che Iliad richiamava in suo favore. Il regolamento comunale, in particolare l’articolo 3, non impedisce l’installazione di antenne ma prevede che l’operatore verifichi, in via prioritaria, l’idoneità delle aree preferenziali e nel rione esistono lotti rientranti nelle aree preferenziali, sia di proprietà comunale che di proprietà privata, idonei quindi a installazioni.
Un iter completamente diverso rispetto a quello del silenzio-assenso, attraverso il quale la compagnia telefonica aveva ottenuto l’autorizzazione da parte dell’Arpa e della sovrintendenza ai Beni Culturali. Secondo quanto rilevato nel provvedimento di autotutela, tale autorizzazione era infatti «viziata» a causa della mancata o parziale acquisizione delle informazioni e dei documenti necessari per una corretta valutazione del contesto.
L'annullamento in autotutela del comune, infatti, si basa su una carenza istruttoria da parte dell’operatore, che non ha dimostrato l’impossibilità di installare in siti alternativi, e non su un’imposizione arbitraria del cosiddetto «cositing» (condivisione di impianti). Il Tar ha anche disposto la compensazione delle spese legali in considerazione della complessità e novità delle questioni affrontate.
«Sono molto soddisfatto dell’esito di questa annosa vicenda – ha detto Yuri Trombetti, presidente della commissione Politiche Abitative del Campidoglio– perché non vi era la necessità di una ulteriore installazione nel Rione San Saba. Antenne che ormai stanno devastando lo skyline della Capitale, oltre ad esporre i cittadini a un vertiginoso aumento delle emissioni elettromagnetiche».