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Redazione La Capitale

Allerta caldo, oggi la giornata più afosa dell'estate finora

Già nelle scorse settimane il Campidoglio e la Protezione civile capitolina hanno invitato cittadine, cittadini e turisti a scaricare l'opuscolo informativo con i comportamenti da adottare in caso di temperature elevate

I turisti a Roma si proteggono dal sole con gli ombrelli. (La Capitale)

Saranno più di 40 i gradi percepiti a Roma nella giornata di oggi, lunedì 29 luglio. Secondo il sito ilmeteo.it il picco si attesterà sui 39 gradi nel pomeriggio, dunque resta il massimo livello di allerta. La Capitale vivrà un'altra giornata rovente, dopo un weekend di fuoco terminato con una domenica (28 luglio) da bollino rosso del ministero della Salute, che indica il livello 3 di rischio.

 

Roma da bollino rosso

Con il livello 3 si intende temperature elevate che persistono per più giorni consecutivi e indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui soggetti a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute. Tutte le strutture di Roma Capitale hanno attivato i sistemi di allerta, in primo luogo la Protezione civile e il dipartimento Politiche sociali.


Già nelle scorse settimane il Campidoglio e la Protezione civile capitolina hanno invitato cittadine, cittadini e turisti a scaricare l'opuscolo informativo con i comportamenti da adottare in caso di temperature elevate. Roma Capitale consiglia inoltre di scaricare l'app waidy wow, creata da Acea per segnalare le fonti di acqua a disposizione in città. 


I consigli dell'opuscolo contro il caldo

Tra le pratiche da evitare ci sono le uscite nelle ore più calde della giornata (dalle 10 alle 18), non ripararsi la testa quando si è esposti al sole oppure bere bevande gassate, zuccherate, alcool e caffè che aumentano la sudorazione e la sensazione di calore contribuendo alla disidratazione. Inoltre chi soffre di malattie croniche (cardiovascolari, respiratorie e neurologiche) non deve interrompere o sostituire di propria iniziativa i farmaci ma consultare sempre il proprio medico. Consigliato anche di non indirizzare direttamente sulle persone i ventilatori meccanici, ma regolarli in modo da far circolare l'aria in tutto l'ambiente. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32 gradi, i ventilatori possono aumentare il rischio di disidratazione, soprattutto nelle persone costrette a letto, se queste non assumono contemporaneamente grandi quantità di liquidi.


Al contrario tra i comportamenti da adottare è scritto di bere molti liquidi: almeno 1,5 litri al giorno, di più se si svolge attività fisica. Si consiglia di bere anche se non se ne sente il bisogno, per reintegrare le perdite quotidiane di minerali e di liquidi. Di alimentarsi con pasti leggeri, ad esempio una pasta condita in modo semplice, verdura e frutta. Di indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o di lino che non impediscano la traspirazione. Di fare subito impacchi con acqua fresca se si ha un improvviso mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore. Di fare docce e bagni tiepidi, di bagnarsi il viso e le braccia con acqua fresca, che riduce la temperatura del corpo.


E ancora di soggiornare, per quanto possibile, in ambienti e luoghi climatizzati ad una temperatura tra i 25 e i 27 gradi ed evitare di creare uno sbalzo di temperatura superiore ai cinque o sei gradi rispetto alla temperatura esterna. Di coprirsi quando si passa da un ambiente molto caldo ad uno con aria condizionata. Di schermare i vetri delle finestre con strutture come persiane, veneziane o tende per evitare il riscaldamento eccessivo degli ambienti. Di aprire gli sportelli di un'auto rimasta parcheggiata al sole come prima cosa, per poi iniziare il viaggio con i finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione del veicolo per abbassare la temperatura interna. Di regolare la temperatura dell'impianto di climatizzazione, quando si è in viaggio, in modo che ci sia una differenza non superiore ai 5 gradi tra l'interno e l'esterno dell'abitacolo.


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