Allerta caldo, a Roma oggi e domani torna il bollino rosso
Dopo due giorni di temperature da bollino arancione, a Roma torna l'allerta massima per le ondate di calore
Torna a Roma l'allerta massima per le ondate di calore. Si tratta del bollino rosso, assegnato adl ministero della Salute alla Capitale per oggi e domani (giovedì 8 e venerdì 9 agosto). Si può dire finita la brevissima pausa dalle temperature più torride, durata appena due giorni. È quindi in vigore l'ordinanza numero 83 firmata dal sindaco Roberto Gualtieri.
Il primo cittadino ordina che «il Dipartimento Politiche Sociali e Salute - anche avendo previamente allestito o convenzionato specifiche aree "safe space" adeguatamente raffrescate - intervenga per l'attenuazione degli effetti del caldo, nei confronti delle persone con condizioni socio-economiche disagiate, ed attivi servizi straordinari di accoglienza a supporto delle persone in condizioni di grave vulnerabilità e/o senza dimora con possibile deroga alle disposizioni dettate in materia di requisiti di autorizzazione all'apertura ed al funzionamento delle strutture di accoglienza ed ogni ulteriore utile azione a tutela della popolazione più fragile e a rischio isolamento».
In più, oltre al provvedimento del Campidoglio, l'amministrazione e la Protezione civile capitolina hanno invitato cittadine, cittadini e turisti a scaricare l'opuscolo informativo con i comportamenti da adottare in caso di temperature elevate. Roma Capitale consiglia inoltre di scaricare l'app waidy wow, creata da Acea per segnalare le fonti di acqua a disposizione in città .Â
I consiglio dell'opuscolo
Tra le pratiche da evitare ci sono le uscite nelle ore più calde della giornata (dalle 10 alle 18), non ripararsi la testa quando si è esposti al sole oppure bere bevande gassate, zuccherate, alcool e caffè che aumentano la sudorazione e la sensazione di calore contribuendo alla disidratazione. Inoltre chi soffre di malattie croniche (cardiovascolari, respiratorie e neurologiche) non deve interrompere o sostituire di propria iniziativa i farmaci ma consultare sempre il proprio medico. Consigliato anche di non indirizzare direttamente sulle persone i ventilatori meccanici, ma regolarli in modo da far circolare l'aria in tutto l'ambiente. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32 gradi, i ventilatori possono aumentare il rischio di disidratazione, soprattutto nelle persone costrette a letto, se queste non assumono contemporaneamente grandi quantità di liquidi.
Al contrario tra i comportamenti da adottare è scritto di bere molti liquidi: almeno 1,5 litri al giorno, di più se si svolge attività fisica. Si consiglia di bere anche se non se ne sente il bisogno, per reintegrare le perdite quotidiane di minerali e di liquidi. Di alimentarsi con pasti leggeri, ad esempio una pasta condita in modo semplice, verdura e frutta. Di indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o di lino che non impediscano la traspirazione. Di fare subito impacchi con acqua fresca se si ha un improvviso mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore. Di fare docce e bagni tiepidi, di bagnarsi il viso e le braccia con acqua fresca, che riduce la temperatura del corpo.
E ancora di soggiornare, per quanto possibile, in ambienti e luoghi climatizzati ad una temperatura tra i 25 e i 27 gradi ed evitare di creare uno sbalzo di temperatura superiore ai cinque o sei gradi rispetto alla temperatura esterna. Di coprirsi quando si passa da un ambiente molto caldo ad uno con aria condizionata. Di schermare i vetri delle finestre con strutture come persiane, veneziane o tende per evitare il riscaldamento eccessivo degli ambienti. Di aprire gli sportelli di un'auto rimasta parcheggiata al sole come prima cosa, per poi iniziare il viaggio con i finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione del veicolo per abbassare la temperatura interna. Di regolare la temperatura dell'impianto di climatizzazione, quando si è in viaggio, in modo che ci sia una differenza non superiore ai 5 gradi tra l'interno e l'esterno dell'abitacolo.
Altri provvedimenti per il caldo estremo
Con il caldo, è scattato anche l'incremento del divieto di far lavorare i cavalli, già previsto dal Regolamento di tutela animali, dalle 13 alle 17 nel periodo che va dal primo giugno al 15 settembre: lo stop si allunga fino a ricoprire la fascia oraria dalle 11 alle 18. È inoltre in corso la campagna anti incendio boschivo, a cura della stessa Protezione civile. Per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni e interventi, è possibile contattare la Sala coordinamento intervento operativo (Scio), attiva h24, al numero verde 800 854 854 o al numero 06 67109200.
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