- Redazione La Capitale
Alessia Sbal, condannato a 8 anni il camionista che la investì sul Gra
l pm Stefano Luciani al termine della sua requisitoria, durante l'udienza del processo che vede imputato il camionista aveva chiesto 7 anni e due mesi
È stato condannato a 8 anni di carcere Flavio Focassati, il 49enne camionista che con il suo tir travolse e uccise Alessia Sbal sul Gra. L'uomo è accusato di omicidio stradale ed omissione di soccorso. Il pm Stefano Luciani al termine della sua requisitoria, durante l'udienza del processo che vede imputato il camionista aveva chiesto 7 anni e due mesi.
La vicenda della morte di Alessia Sbal
L'uomo e la donna di 43anni si erano fermati in una piazzola sul Gra, all'altezza dell'uscita Casalotti-Boccea a Roma. Dovevano discutere di un piccolo incidente che li aveva coinvolti poco prima.
Ma mentre Alessia Sbal si appretava a chiamare il Numero unico di emergenza per segnalare la targa del tir, il camionista è ripartito investendo a morte la donna. L'uomo inoltre risultò positivo alla cocaina. «Focassati aveva capito che Sbal era al telefono con il Nue, sapeva di avere assunto cocaina e che stavano arrivando i carabinieri - ha detto il pm Luciani - ed è scappato perché era drogato».
La telefonata al 112
«Emergenza, pronto?», risponde l’operatore alla prima chiamata. Alessia risponde: «Emergenza mi ha preso un Tir in pieno, venite subito…», altre parole non sono chiare. «Sei ferita, sei ferita?», chiedono dal 112. E lei: «Non sono ferita, ma lui sta qua…». Anche il camionista è sceso dal mezzo ed è accanto a lei. «Allora calmati – riprende l’operatore – Fammi sapere dove stai. Dimmi la via. Mi dica la via signora, tolga il viva voce…Parli con noi..Pronto..»
Cade la linea e Alessia Sbal richiama. La seconda e ultima chiamata, che come si scoprirà poi, è una sorta di esecuzione in diretta. «Pronto, signora non deve agganciare però – dice l’operatore del 112 – Se chiede l’intervento deve parlare con noi. Vuole l’intervento sì o no? Signora, ce la fa a parlare al telefono da vicino e senza viva voce?».
«Pronto, la signora mi ha passato il telefono…..Non so…Sto sul raccordo… la signora mi ha inchiodato davanti», risponde l’autista del tir a cui Alessia ha passato il telefono forse nel tentativo che si autodenunciasse per il tamponamento.
Alessia Sbal si riprende il telefono: «Il telefono è mio, ora gli do il numero di targa» del tir.
Dall’audio si sente distintamente Alessia dettare «Domodossola Torino zero, tre, doppia w….».
Su sollecito dell’operatore comincia a ripetere il numeri di targa ma si interrompe per riferire che il camionista si sta rimettendo alla guida: «Se ne sta andando dicendo che io gli ho inchiodato».
Il tempo di pronunciare quella frase e succede l’impensabile: “Fermati, fermati, fermati mi sta venendo addosso…». Sono state le sue ultime parole.
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