La 24esima edizione di «Donna, Economia e Potere»: le vincitrici del contest B factor
Definito la Cernobbio delle donne, l'appuntamento è nato per approfondire i temi dell’attualità, dell’economia e della politica attraverso tavoli di confronto

Tre i progetti premiati per il B Factor, il contest organizzato nell'ambito della 24esima edizione del seminario internazionale «Donna, economia e potere». Si tratta di Quantum Ket, fondata da Noemi Ferrari, che ha vinto il primo posto per l'uso di tecnologie quantistiche e intelligenza artificiale nella cybersicurezza. Al secondo posto Regenesi, fondata da Maria Silvia Pazzi, che trasforma rifiuti tessili in prodotti di moda sostenibili. Infine Laakam, al terzo posto, fondata da Liliane Tueguem, che supporta la digital transformation nelle aziende.
«Perché le radici contano, ma solo se si ha la forza e la determinazione per dispiegare le ali, e volare alto e lontano. E perché la sostenibilità non è solo marketing e compliance, ma è fatta di scienza, tecnologia, processi industriali, e ancora e soprattutto di bellezza ed eleganza», è la motivazione della giuria composta da Lella Golfo (Fondazione Marisa Bellisario), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Bocconi), Anna Amati (META Group), Paolo Cellini (Luiss Guido Carli), Luigi Gallo (Invitalia), Flavia Mazzarella (Cassa Depositi e Prestiti), Paola Rusconi (Intesa Sanpaolo), Mariangela Siciliano (SACE), Flavia Melchiorri Terribile (Ocse), Patrizia Rutigliano (Poste Italiane) e dall'ambasciatore Pietro Sebastiani.
Innovazione al femminile, lavoro e parità di genere
Definita la Cernobbio delle donne, l'appuntamento è nato per approfondire i temi dell’attualità, dell’economia e della politica attraverso tavoli di confronto. Oltre 400 donne della politica, dell'impresa e del giornalismo si sono date dunque appuntamento alle Corsie Sistine per l'evento annuale organizzato dalla fondazione Marisa Bellisario. Il titolo dell’edizione di quest'anno, «Il coraggio di sognare, la forza di cambiare», ha sottolineato l'importanza di valorizzare il contributo femminile nell'economia, con un'attenzione speciale all'innovazione e alle discipline Stem.
Golfo: «Le donne devono essere il cuore pulsante del cambiamento»
Lella Golfo, presidente della fondazione, ha infatti sottolineato l'importanza delle donne e dei giovani per affrontare le sfide globali, puntando sulla nuova generazione per promuovere il cambiamento. «La transizione ecologica e digitale, lo sviluppo sostenibile, la ripresa delle economie mondiali – ha detto – sono sfide che passano da donne e giovani. Da una visione globale e integrata che li veda protagonisti e artefici. Noi, nel nostro piccolo abbiamo sempre puntato sulla next generation e continuiamo a farlo con il B Factor che in quattro edizioni ci ha aperto le porte di un universo vivace, competitivo, già nel futuro. Giovani donne pronte a trasformare le loro idee in progetti che diventeranno volano di crescita. Il nostro sogno non si ferma qui. È il sogno di un Paese in cui le donne non siano più una risorsa sprecata, ma il cuore pulsante del cambiamento. E noi siamo qui, pronti a fare la nostra parte».
Le donne nelle stem: in Italia numeri più bassi della media europea
In Italia infatti il numero di donne che intraprendono studi e carriere nell'innovazione tecnologica rimane basso. La percentuale di laureati in discipline stem si attesta al 6,7 per cento, ben al di sotto della media europea del 13 per cento. Nel 2023, la situazione è peggiorata a causa di una riduzione del 37 per cento negli investimenti destinati alle startup e imprese innovative italiane, con un impatto particolarmente negativo sulle iniziative femminili, che hanno visto ridursi l'accesso a risorse fondamentali per lo sviluppo. Secondo il rapporto nazionale di Unioncamere, solo il 12,6 per cento delle startup innovative ha una donna come fondatrice.
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