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  • Camilla Palladino

Al via i lavori per la ciclopedonale Monte Ciocci - San Pietro

Gli interventi della Rete ferroviaria italiana per il collegamento ciclopedonale sono iniziati giovedì 27 giugno e costeranno 6,7 milioni di euro

Da sinistra: l'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Gianpiero Strisciuglio, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l'assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Campidoglio Eugenio Patanè. Credit: La Capitale
Da sinistra: l'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Gianpiero Strisciuglio, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l'assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Campidoglio Eugenio Patanè. Credit: La Capitale

Al via da giovedì 27 giugno i lavori per il collegamento ciclopedonale che collegherà Monte Ciocci e San Pietro. Un'opera attesa da anni che consiste in un tratto di 1,5 chilometri, sopraelevato rispetto al livello della strada, che allungherà l'esistente pista ciclabile Monte Mario - Monte Ciocci fino al Vaticano sfruttando lo storico viadotto delle Fornaci e poi la galleria di Villa Alberici, che sarà totalmente rinnovata e poi illuminata a giorno. Il percorso si concluderà in via Nicolò V, dove saranno allargati i marciapiedi, e si riunirà con la passeggiata del Gelsomino. Interventi per cui sono stati stanziati 6,7 milioni di euro provenienti dai fondi giubilari e che vedranno una fine entro dicembre di quest'anno o al massimo nei primi mesi del 2025.


La ciclopedonale Monte Ciocci - San Pietro e le opere accessorie

L'opera prevede la riqualificazione e il riutilizzo di aree e manufatti non più a uso del trasporto ferroviario, la realizzazione della Nuova Francigena Urbana e lo scambio intermodale tra trasporto pubblico locale e bici, e infine il collegamento tra la stazione San Pietro Vaticano e la stazione della metro Valle Aurelia. E tra gli interventi accessori c'è una semipiazzola pedonale a gradoni a uno dei due ingressi della galleria Alberici e la risistemazione dei tornanti pedonali tra la pista e via Anastasio II, all'altezza della stazione Valle Aurelia, per consentire di pedalare a pendenze sostenibili. A dare l'avvio dei lavori di apertura del cantiere il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l'assessore alla Mobilità del Campidoglio Eugenio Patanè e l'amministratore delegato e direttore generale della Rete ferroviaria italiana (Rfi) Gianpiero Strisciuglio.


Gualtieri: «Una ricucitura fra quartieri»

«Sarà una delle più belle ciclopedonali del mondo, ma quella che realizziamo oggi non è solo una nuova ciclabile, è anche molte cose in più: è un esempio di rigenerazione urbana di asset ferroviari sullo stile della high line di New York con un progetto di grande qualità. Poi è anche un intervento di intermodalità trasportistica. È una ricucitura tra quartieri. Infine è la vera Francigena. Consentirà di arrivare a San Pietro tra paesaggi bellissimi, su un vecchio ponte della ferrovia e dentro una galleria che sarà rifatta con grande qualità», ha detto il primo cittadino durante l'inaugurazione del cantiere.


Patanè: «Un'opera voluta da tutti»

Mentre il direttore generale di Rfi ha ricordato come «già oltre 500 chilometri di ex linee ferroviarie del gruppo FS sono state trasformate in greenways e oltre mille chilometri di linee dismesse potrebbero essere recuperate per lo stesso scopo favorendo una mobilità verde e sempre più integrata con mezzi di trasporto a basso impatto ambientale». Realizzare il progetto era tra le priorità del Campidoglio, come specificato da Patanè: «Questo è il primo cantiere tirato fuori dai cassetti quando ci siamo insediati. Un'opera meravigliosa, di livello internazionale e mondiale, voluta da tutti: associazioni, comitati, Vaticano e presidenti di Municipio. Consentirà a tutti di arrivare in centro molto più facilmente, dai pellegrini ai ragazzi della Balduina che magari vanno in un'altra scuola».


Della Porta: «L'inizio di un qualcosa di più grande»

Tra i presenti durante il sopralluogo nel cantiere il presidente del XIV municipio, Marco Dalla Porta, che ha definito i lavori «un progetto importante per i nostri cittadini in termini di mobilità sostenibile, per le nuove generazioni per riconnettersi al resto della città, e soprattutto anche per una valenza dal punto di vista culturale e spirituale per i tanti pellegrini che amano percorrere la via Francigena. L'inizio di un qualcosa di più grande, perché noi vogliamo riconnettere il municipio anche nell'altra direzione quindi raggiungere la Giustiniana per un'interconnessione più ampia che permetta un rinnovato senso di mobilità per la cittadinanza».

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