Agguato a Vitinia, 27enne in condizione disperate: proiettile rimosso dal cervello, aveva una pistola
- Redazione La Capitale
- 12 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Agguato a Vitinia: 27enne colpito alla testa, condizioni ancora gravissime

Al 27enne di origine egiziana, buttafuori di professione,o vittima di un agguato a colpi d’arma da fuoco in via Ostiense, località Vitinia, è stato rimosso il proiettile. E, attualmente, le sue condizioni sono disperate.
La dinamica dell’agguato
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo era alla guida della sua Smart diretto verso il centro di Roma quando è stato tamponato violentemente da un’altra vettura. Approfittando dell’impatto e della sosta forzata, uno o più sicari si sono avvicinati al finestrino e hanno scaricato l’intero caricatore di una pistola all’interno dell’abitacolo.
Il 27enne è stato colpito da almeno quattro proiettili, alcuni dei quali alla testa e all’addome. I soccorritori del 118, giunti rapidamente sul posto, lo hanno trovato in condizioni critiche e lo hanno trasportato d’urgenza all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Intervento al Sant’Eugenio
All’arrivo in ospedale, il giovane è stato immediatamente sottoposto a un complesso intervento chirurgico durato diverse ore. I medici sono riusciti a rimuovere un proiettile conficcato nel cervello e, dopo una Tac, sono intervenuti nuovamente per estrarre frammenti di ogiva. Nonostante i tentativi dei chirurghi, la situazione clinica del paziente resta gravissima.
Indagini in corso a Vitinia
I Carabinieri della Sezione Operativa di Ostia stanno conducendo le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’agguato. Nella Smart del 27enne è stata rinvenuta una pistola: si sta verificando se fosse detenuta legalmente.
Secondo fonti investigative, l’agguato sembrerebbe legato all’ambiente delle discoteche e alla professione della vittima, che lavorava come buttafuori. Gli inquirenti non escludono che il movente sia collegato a recenti episodi di tensione nei locali notturni della Capitale.
Ipotesi: tentato omicidio premeditato
Gli elementi raccolti finora lasciano ipotizzare che i sicari avessero intenzione di uccidere la vittima e non solo di intimidirla. La dinamica dell’assalto, la violenza dell’attacco e l’utilizzo di un’intera carica di proiettili sembrano confermare la premeditazione.
Le forze dell’ordine stanno acquisendo immagini di videosorveglianza nella zona e ascoltando eventuali testimoni per individuare i responsabili.