Aggressione omofoba all'Eur, il sit-in sul luogo del pestaggio
Aggiornamento: 28 lug
«La cultura del rispetto e della solidarietà tra tutte le comunità può concretamente cambiare le cose, ispirando azioni concrete con questo obiettivo invitiamo tuttə alla partecipazione al presidio», hanno affermato dal Gay Center
«La risposta pubblica generata da questo episodio ha grande valore». Queste le parole del Gay Help Line, che ha dato appuntamento alla cittadinanza ieri in un sit-it all'Eur. Grazie alle dichiarazioni pervenute al Gay Center è stato possibile identificare i quattro aggressori responsabili del pestaggio avvenuto all'Eur nella notte tra il 13 e il 14 luglio. Nella mattinata di sabato 20 luglio, grazie alle numerose segnalazioni di testimoni arrivate a Gay Help Line, una ragazza e tre ragazzi, tutti poco più che ventenni e incensurati, sono stati identificati dai carabinieri.
Gay Center: "Solo il rispetto e la solidarietà possono cambiare le cose"
«La cultura del rispetto e della solidarietà tra tutte le comunità può concretamente cambiare le cose, ispirando azioni concrete - affermano speranzosi dal Gay Center- con questo obiettivo invitiamo tuttə alla partecipazione al presidio di attivazione contro la violenza, mercoledì 24 luglio ore 19:00 un sit-in nel luogo della aggressione: incrocio via delle tre fontane e viale di val fiorita».
«Continuiamo a incoraggiare chi ha visto qualcosa a dare la propria testimonianza, che sarà utile per chiarire il quadro dei fatti e le responsabilità individuali», continuano dal Gay Center. Ma c'è un problema. In Italia non esiste una legge che punisce l'odio omotransfobico, perciò, in sede giuridica non si terrà conto delle ragioni che hanno scatenato e determinato la violenza, «quella violenza che ci ha fatto indignare», spiega il Gay Center.
Questo significa che, pur stabilite le responsabilità penali, questo episodio non potrà essere registrato e annoverato in un sistema di monitoraggio istituzionale dei crimini d’odio omotransfobici.
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