- Redazione La Capitale
Aggressione omofoba, mercoledì sit-in contro la violenza
Stamane, grazie alle testimonianze giunte al Gay Help Line, sono stati identificati i presunti aggressori
Sono stati identificati dai carabinieri i quattro presunti autori dell'aggressione omofoba avvenuta nei giorni scorsi a Roma. Si tratterebbe di tre uomini e una donna, poco più che ventenni e incensurati. I due ragazzi aggrediti, accompagnati dall'avvocato, sarebbero stati risentiti stamattina dai carabinieri dell'Eur e avrebbero riconosciuto dalle foto i quattro. Nelle prossime ore - secondo fonti investigative - dovrebbe essere inviata un'informativa in Procura.
I fatti
Due ragazzi sono stati aggrediti lo scorso weekend alle 4 di notte dopo una serata LGBT+ , all'Eur. A riportarlo è stata l'associazione «Gay Center». I due mentre attraversavano la strada, mano nella mano, sono stati fermati da un’auto che gli ha tagliato la strada.Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che tutto sia nato da una lite stradale poi degenerata con calci, pugni, insulti omofobi nei confronti della coppia gay. Violenze immortalate in un video diffuso nella giornata di ieri dal Gay Center.
«Identificati i responsabili grazie alle testimonianze»
Oggi Gay Help Line, il contact center nazionale antiomofobia e antitransfobia gestito da Gay Center, ha sottolineato che «stamani grazie alle numerose segnalazioni ricevute che abbiamo fornito agli inquirenti siamo riusciti a far identificare i 4 aggressori. Le numerose segnalazioni di testimoni arrivate - si legge in una nota - hanno reso possibile in poche ore questo risultato. Continuiamo a incoraggiare chi ha visto qualcosa a dare la propria testimonianza, che sara' utile per chiarire il quadro dei fatti e le responsabilità individuali», si legge ancora nel comunicato.
«Sit-in di attivazione contro la violenza»
Gay Help Line ricorda che «nel nostro Paese non è ancora prevista una legge specifica per atti di odio omotransfobico questo vuol dire che in sede giuridica non si terrà conto delle ragioni che hanno scatenato e determinato la violenza, quella violenza che ci ha fatto indignare. Significa che, pur stabilite le responsabilità penali, questo episodio non potrà essere registrato e annoverato in un sistema di monitoraggio istituzionale dei crimini d'odio omotransfobici».Per questa ragione Gay Center invita tutti e tutte a partecipare ad un «presidio di attivazione contro la violenza» che si terrà mercoledì 24 luglio alle ore 19 nel luogo dell’aggressione.
Arcigay Roma: «Non è un caso isolato»
«L'aggressione dello scorso weekend a Roma testimonia l'incremento di violenza e discriminazioni verso le persone Lgbtqia+ nel nostro paese e le immagini pubblicate, di una crudezza devastante, non
mostrano un caso isolato ma la nostra quotidianità̀, come dimostrano i Centri Antidiscriminazioni», commenta Rachele Giuliano, presidente di Arcigay Roma.
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