Aggressione all'Eur, per l'avvocata dei presunti colpevoli non è omofobia
«La lite è nata da un diverbio per motivi attinenti alla viabilità stradale», secondo la legale.
Gay Help Line ha invitato tutti e tutte a partecipare ad un «presidio di attivazione contro la violenza» che si terrà mercoledì 24 luglio alle ore 19
Sono «consapevoli e pentiti» i presunti autori dell’aggressione avvenuta la scorsa settimana all’Eur ma non sono stati «animati da intenti discriminatori o sentimenti omofobi». Lo dichiara in una nota l’avvocata dei quattro giovani Annamaria Altera.
«Lite nata da un diverbio»
Secondo la legale «la lite è nata da un diverbio per motivi attinenti alla viabilità stradale e non per questioni discriminatorie» tanto che i ragazzi «non sono disponibili ad essere additati quali responsabili di fatti diversi da quelli realmente accaduti, come pretestuosamente ed artatamente propinati da taluno». «Questo è quanto spontaneamente riportato in data odierna dai quattro ragazzi alle autorità procedenti - fa sapere Altera - alle quali hanno dichiarato la piena disponibilità ad esseresottoposti in qualsiasi momento ad interrogatorio, al fine di inquadrare esattamente la vicenda», conclude la legale.
I fatti
Due ragazzi sono stati aggrediti lo scorso weekend alle 4 di notte dopo una serata LGBT+ , all'Eur. A riportarlo è l'associazione «Gay Center» che ha anche diffuso un video che ritrae il momento della violenza. I due mentre attraversavano, mano nella mano, sono stati fermati da un’auto che gli ha tagliato la strada e in seguito sono stati picchiati. Ieri , grazie alle testimonianze giunte al Gay Help Line, sono stati identificati i presunti aggressori. Lo stesso Gay Help Line ha poi invitato tutti e tutte a partecipare ad un «presidio di attivazione contro la violenza» che si terrà mercoledì 24 luglio alle ore 19 nel luogo dell’aggressione.
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