Aggressione al pronto soccorso del San Filippo Neri, paziente lancia una scarpa contro una dottoressa
- Redazione La Capitale
- 18 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Un uomo di 40 anni, con problemi psichici, ha aggredito una dottoressa del pronto soccorso lanciando una scarpa contro di lei

Un episodio di violenza ha avuto luogo martedì mattina presso il pronto soccorso dell’ospedale San Filippo Neri, situato nei pressi di via Trionfale. Un uomo di 40 anni, cittadino della Costa d'Avorio con problemi psichici, è stato trasportato in ambulanza per essere visitato in seguito alla sua patologia. Poco dopo il suo arrivo, l’uomo ha perso il controllo scatenandosi in una reazione violenta e improvvisa. Senza motivo apparente, ha lanciato una scarpa contro il bancone principale, colpendo in pieno volto una dottoressa. La professionista ha riportato una ferita a uno zigomo e, soccorsa dai colleghi, è stata medicata.
L’uomo, dopo l’aggressione, è stato denunciato dalla polizia per lesioni a personale sanitario e successivamente dimesso.
Condanna unanime e richieste di misure di sicurezza
L’episodio ha suscitato indignazione e preoccupazione, non solo tra i colleghi della dottoressa aggredita, ma anche a livello sindacale e istituzionale. Anaao Assomed, il sindacato dei medici e dirigenti sanitari, ha espresso solidarietà alla collega e condannato con fermezza l’aggressione. «Un atto di violenza che non ha alcuna giustificazione – afferma il sindacato – e che dimostra il clima tossico che si respira nelle corsie ospedaliere». Il sindacato ha sottolineato che la violenza contro il personale sanitario è un fenomeno «inaccettabile» e che è necessaria una risposta immediata per garantire la sicurezza di chi lavora ogni giorno per la salute dei cittadini.
In un comunicato, Anaao Assomed ha sollecitato azioni strutturali per migliorare la sicurezza. «È inconcepibile che gli aggressori, spesso lasciati in custodia nelle strutture sanitarie, vengano abbandonati alla gestione esclusiva del personale medico senza adeguate misure di vigilanza», ha dichiarato il sindacato. «La violenza contro gli operatori sanitari è diventata un problema sociale e i deterrenti non sono sufficienti a evitare episodi come quello di ieri».
Le istituzioni al fianco degli operatori sanitari
L’aggressione alla dottoressa ha sollevato un ampio dibattito sulla protezione degli operatori sanitari. I sindacati chiedono un maggiore impegno da parte delle istituzioni, sollecitando il rafforzamento delle misure di sicurezza e l’introduzione di nuove politiche per prevenire simili aggressioni. «Dove è finito lo Stato? Dove sono le aziende che dovrebbero garantire la sicurezza per gli operatori?» si domanda Anaao Assomed, che mette in evidenza la solitudine e l’insicurezza in cui si trovano oggi molti medici e infermieri. «Ci sentiamo sempre più soli, costretti a combattere contro la malattia e contro attacchi ingiustificati – aggiunge il sindacato –. Chiediamo che l’azienda ospedaliera si costituisca parte civile a tutela della dignità e dell’integrità dei suoi operatori».
Solidarietà dalla politica
In solidarietà alla dottoressa aggredita, anche la politica ha preso posizione in favore della sicurezza degli operatori sanitari. Stefano Peschiaroli, Coordinatore di Forza Italia del XV municipio, in una nota ha dichiarato: «A nome di tutto il coordinamento, esprimo la più profonda solidarietà alla dottoressa vittima di un’aggressione all’Ospedale San Filippo Neri di Roma. Un atto di violenza che non ha alcuna giustificazione e che minaccia non solo la sicurezza del personale sanitario, ma anche il diritto di tutti i cittadini ad essere assistiti in un ambiente di cura sereno e rispettoso».
Peschiaroli ha poi aggiunto: «Questo episodio manifesta una realtà purtroppo crescente, dove chi lavora in prima linea per la salute e il benessere degli altri viene esposto a rischi e minacce inaccettabili. Con l'approvazione del decreto per contrastare le aggressioni al personale sanitario sono state inasprite le pene e le sanzioni per i responsabili, e l’impegno di tutta la comunità di Forza Italia è stato e continuerà ad essere massimo per proteggere chi ogni giorno si dedica al benessere degli altri: nei mesi scorsi parlamentari e amministratori di Forza Italia hanno visitato i principali ospedali italiani proprio per valutare le condizioni di sicurezza degli operatori sanitari. Continueremo a lavorare in questa direzione, con l'obiettivo di portare proposte concrete per aumentare le misure di sicurezza».