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Addio a Iole Mancini, ultima partigiana testimone degli orrori di via Tasso

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 3 dic 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Dal palco dell’Anpi a Porta San Paolo il 25 aprile del 2022, il messaggio di Iole Mancini fu chiaro: «Oggi i giovani non sempre capiscono che vivono in un Paese libero. Studiate, fate la vostra carriera. Questo è il senso della Resistenza»

iole mancini

Con un post su Facebook, l'Anpi ha annunciato la scomparsa di Iole Mancini, ultima partigiana romana testimone degli orrori nazisti a via Tasso. Iole, morta a 104 anni nella Capitale, lascia un’eredità di coraggio e memoria storica.


Iole Mancini, una vita per la libertà

Nata il 19 febbraio 1920 a Nemi, Iole Mancini fu una staffetta del Gruppo azione patriottica centrale «Sozzi-Garibaldi» durante la Resistenza. Il marito, Ernesto Borghesi, Medaglia d’Argento, partecipò a operazioni cruciali come l’attacco di via Rasella e un tentato attentato a Vittorio Mussolini.

Iole visse in prima persona i momenti più drammatici della lotta contro il nazifascismo.


Nei giorni precedenti alla Liberazione di Roma, fu arrestata e torturata dalle SS nel carcere di via Tasso, interrogata direttamente dal famigerato Kappler. Nonostante le pressioni, si rifiutò di rivelare il nascondiglio del fidanzato, allora fuggito da Regina Coeli.


Quando i tedeschi in ritirata caricarono i prigionieri su tre camion per condurli a La Storta, dove molti furono trucidati, il destino volle che il camion su cui viaggiava Iole si fermasse per un guasto, salvandole la vita.


Negli ultimi anni, Iole Mancini non ha mai fatto mancare la sua testimonianza. Ha incontrato studenti, partecipato ad eventi dell’Anpi e ribadito con forza i valori di libertà, giustizia e democrazia nati dalla Resistenza. Nel giugno 2022, fu ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


Dal palco dell’Anpi a Porta San Paolo il 25 aprile dello stesso anno, il suo messaggio fu chiaro: «Oggi i giovani non sempre capiscono che vivono in un Paese libero. Studiate, fate la vostra carriera. Questo è il senso della Resistenza». Concluse intonando Bella Ciao, emozionando tutti i presenti.



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