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Scoperto ad Ostia un antico bagno rituale ebraico. Il ministro Giuli: «Ha il valore di una Pompei romana»

  • Edoardo Iacolucci
  • 10 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Emerso ad Ostia un bagno rituale ebraico, un mikveh di epoca romana, primo nel suo genere fuori da Israele

Mikveh ad Ostia
Mikveh, bagno rituale ritrovato ad Ostia (Mic)

Una scoperta straordinaria arricchisce il patrimonio culturale di Ostia Antica: durante gli scavi effettuati nel giugno e agosto 2024 nell’ambito del progetto Ops - Ostia Post Scriptum, è emerso un bagno rituale ebraico, un mikveh di epoca romana, primo nel suo genere fuori da Israele.


«Questo sito archeologico si rilancia con questa scoperta e con tante altre scoperte che avvengono di giorno in giorno. È un sito che rappresenta una grandissima potenzialità nel panorama culturale italiano, che non ha nulla da invidiare ad altre realtà più note o più affermate, ha il valore di una Pompei romana, per intenderci».

Con queste parole, un entusiata Alessandro Giuli, ministro della Cultura, intervenuto alla presentazione ufficiale nel Parco Archeologico di Ostia Antica.


Un patrimonio da valorizzare e rendere accessibile

«Oggi con questa occasione siamo qui a dimostrare quanto è importante rilanciare il sito di Ostia, in cui gli scavi e le scoperte si associano sempre al lavoro di ricerca e di tutela di primissima qualità – ha continuato Giuli – Ritengo che ci sia ancora da scavare e che quindi in questo momento sia importante dichiarare la scoperta in tutta la sua portata, incoraggiare una nuova campagna di scavi e renderlo fruibile nel più breve tempo possibile».
mikveh
Mikveh ad Ostia (Mic)

Il direttore del Parco: «È il mikveh più antico noto fuori da Israele»

Sul ritrovamento, anche Alessandro D'Alessio, direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica:

«Si tratta di un bagno rituale, il mikveh, di età propriamente romana ed è la prima volta che viene scoperta una struttura di questo genere al di fuori dei confini di Israele. Quindi al momento, da quanto ci consta, è il più antico mikveh noto fuori da Israele».

D'Alessio ha poi illustrato i passaggi graduale della importante scoperta:

«Abbiamo iniziato nel 2022 lo scavo nell’area centrale, una zona che non era mai stata indagata precedentemente. Erano diversi decenni che l’Istituto non conduceva scavi propri e quindi abbiamo ritenuto di iniziare con una nostra ricerca e lo abbiamo fatto scegliendo proprio quest’area centrale della città che non era mai stata indagata in precedenza».

Fondi e obiettivi futuri: rendere il mikveh accessibile al pubblico

La campagna di scavo è stata finanziata dal ministero della Cultura, attraverso la Direzione Generale Musei, con un investimento di 124.190,41 euro, dedicato alle ricerche archeologiche nel 2024.

«L’ambiente in cui è stato rinvenuto il mikveh - continua D'Alessio - fa parte di un edificio che stiamo gradualmente portando alla luce. Ne abbiamo scoperta una discreta parte - puntualizza -, proseguiremo quest’anno e negli anni prossimi perché l’obiettivo è quello di metterlo in evidenza tutto, per poi restaurarlo, consolidarlo e renderlo accessibile al pubblico».

Cos'è il mikveh?

Il mikveh viene usato per vari scopi, tra cui purificazione rituale dopo specifici eventi, come il ciclo mestruale o il parto (nel caso delle donne), immersione rituale prima del matrimonio, rito di conversione all’ebraismo, purificazione di oggetti (come utensili o strumenti provenienti da ambienti non ebraici).


Oltre al suo significato rituale, il mikveh ha assunto anche un valore simbolico legato al rinnovamento, alla speranza e alla continuità della vita spirituale.


Perché è così importante la scoperta a Ostia Antica?

La scoperta di un mikveh di epoca romana fuori da Israele è eccezionale perché testimonia la presenza stabile di una comunità ebraica nell’antica Ostia, e dimostra quanto fosse diffusa e ben strutturata la vita ebraica anche nei territori dell’Impero Romano.



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