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Rebecca Manganaro

Abusi sui minori: Bambino Gesù, 100 nuovi casi all'anno

Giornata Internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni. L'esperienza dell'Ospedale Bambino Gesù con bambini e ragazzi vittime di violenza, anche provenienti da teatri di guerra. Incuria o eccesso di cura le forme più frequenti di abuso

I disegni dei bambini che raccontano la violenza
Collage di disegni che raccontano la violenza. Credit: ufficio stampa Bambino Gesù

Sono oltre 100 ogni anno i nuovi casi di abuso e maltrattamento di minori gestiti dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. In occasione della Giornata Internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni del 4 giugno, l'Ospedale evidenzia l'esperienza maturata in oltre 40 anni di lavoro con i bambini e ragazzi maltrattati.


Più di 3mila i casi registrati nell'ultimo quindicennio. Incuria o eccesso di cura sono le forme più frequenti di abuso. L'età media è di 12 anni. Nella casistica sono presenti anche i bambini con traumi da guerra.


Le forme di abuso

La violenza sui minori si declina in alcune specifiche forme che vanno dal maltrattamento fisico e psicologico alla "patologia delle cure", ovvero il tipo di violenza che passa dall'incuria all'eccesso di cura (ad esempio la somministrazione di farmaci non necessari), dalla violenza assistita (il minore assiste alla violenza esercitata su figure di riferimento come un genitore o un fratello/sorella) all'abuso sessuale.


I percorsi per la tutela dell'infanzia

Dal 2009 l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù utilizza una procedura per la rilevazione degli abusi sui minori basata sull'analisi di una serie di indicatori. Questo strumento di screening viene applicato ai pazienti che accedono in Ospedale in qualsiasi regime assistenziale. In presenza di segni sospetti si attiva un percorso clinico ad hoc: il caso viene valutato da un team di specialisti che emette la diagnosi e definisce l'iter di cura più adeguato.


I casi di sospetto abuso intercettati ogni anno in pronto soccorso sono in media 80. A questi si aggiungono i casi rilevati durante l'attività ambulatoriale o in regime di ricovero.

La gran parte dei pazienti per cui viene fatta una segnalazione per un abuso sospetto o accertato viene presa in carico dalla Neuropsichiatria del Bambino Gesù in un day hospital espressamente dedicato alle vittime di violenza.


Nello stesso percorso possono confluire anche i minori vittime di un abuso segnalati da strutture esterne. Oltre il 50% dei pazienti seguiti nel day hospital neuropsichiatrico viene “intercettato” in pronto soccorso.


I dati del Bambino Gesù

In oltre 40 anni di esperienza sul fronte della cura dei bambini vittime di violenza, l’Ospedale Bambino Gesù ha registrato più di 5.000 casi, il 60% dei quali negli ultimi 15 anni. Tra questi, anche alcuni bambini e ragazzi in fuga da zone di guerra: Ucraina, Siria, Africa.


Nel dettaglio, tra il 2008 e il 2022 sono stati seguiti in day hospital neuropsichiatrico 3.200 bambini e ragazzi abusati o maltrattati: oltre 200 all’anno secondo un trend sostanzialmente costante.

L’età media è di 12 anni.


Rispetto al tipo di abuso subito, il più frequente è la "patologia delle cure", seguono la violenza assistita, l’abuso sessuale e il maltrattamento fisico e psicologico. Nella casistica del Bambino Gesù, più dell’80% degli abusi, in tutte le declinazioni, è stato compiuto all’interno della famiglia.


Riguardo al genere, le varie forme di violenza vengono esercitate in misura sostanzialmente pari su maschi e femmine, eccetto l’abuso sessuale che, nella fascia d’età 7-18 anni, ha un’incidenza 3 volte superiore tra le femmine rispetto ai maschi.


Gli strumenti di prevenzione e supporto

All’attività clinica con bambini e ragazzi vittime di violenza si affianca lo sviluppo di strumenti per il supporto a pazienti e famiglie in un’ottica di prevenzione.

Sul portale dell’Ospedale sono disponibili alcuni contenuti realizzati dai neuropsichiatri del Bambino Gesù con le informazioni, dedicate ai ragazzi, per riconoscere le situazioni potenzialmente rischiose e l’indicazione dei segnali a cui devono fare attenzione i genitori per intercettare il problema.


L’Helpline Lucy 06 6859 2265 è invece il servizio gratuito di assistenza e consulenza telefonica per famiglie e minori in difficoltà, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24.


I disegni che raccontano la violenza: "Sorridi nel buio"

Un gruppo di bambini tra gli 8 e 12 anni seguiti dalla Neuropsichiatria del Bambino Gesù, con un percorso difficile alle spalle malgrado la giovanissima età, è stato coinvolto in un progetto creativo per raccontare la violenza attraverso i disegni.


Nei fogli colorati da questi bambini, tutti accolti nella casa famiglia “Il Tetto Casal fattoria”, si vede un viso sorridente circondato dal colore nero (Sorridi nel buio), un coccodrillo che mangia un cuore, un albero rosso sangue, figure "spaventose" e persone che urlano.


Spiega la dott.ssa Paola De Rose, neuropsichiatra del Bambino Gesù referente del percorso “Child Care”: «I ragazzi che vengono nel nostro Servizio portano nella mente e nel cuore i segni della violenza; alcuni li esprimono chiudendosi e buttandosi giù, altri mettendo in atto comportamenti dirompenti, alcuni congelano le emozioni, altri le fanno esplodere.


Tutti, però, hanno la possibilità e il diritto di cambiare la traiettoria a cui la vita fino a questo momento li ha esposti.

Ed è proprio il compito di noi adulti contribuire alla cura di queste ferite».



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