- Redazione La Capitale
A Villa Ada la targa intitolata a Mandela, Gualtieri: «Punto riferimento per i democratici del mondo»
A scoprirla questa mattina il sindaco di Roma Roberto Gualtieri alla presenza dell'ambasciatrice del Sudafrica Nosipho Nausca Jean Ngcaba. Con loro anche l'assessore alla Cultura Miguel Gotor, la presidente del II municipio Francesca Del Bello e Vincenzo Curatola, storico attivista antirazzista e presidente del Centro Benny Nato
«Patrimonio dell'umanità e punto di riferimento di tutti i democratici del mondo che credono all'uguaglianza, contrastano le discriminazioni e lottano per un mondo libero e solidale». Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri descrive Nelson Mandela durante l'inaugurazione della targa in suo onore, scoperta nella mattinata di martedì 24 settembre nella piazza della penisola del laghetto di Villa Ada. «Presidente del Sudafrica, attivista antiapartheid e uomo di pace», è inciso sul marmo. In più, dal 1982, cittadino onorario della Capitale. Racconta infatti Gualtieri: «C'è un rapporto speciale tra Roma e Mandela: nell'82 fu proclamato cittadino romano mentre era in carcere e nel '90 venne a Roma a ritirare la sua cittadinanza. Ci sentiamo legati alla sua figura ed è bello che questa piazza sia nel Municipio che ospita l'ambasciata, a sancire l'amicizia tra Roma e Sudafrica. Roma ha una ambizione universale e professa i valori dell'uguaglianza: farlo nel segno di Mandela è la cosa migliore».
Del Bello: «Importante che avvenga in questa villa meravigliosa»
Insieme al primo cittadino hanno partecipato all'intitolazione della piazza a Mandela anche l'ambasciatrice del Sudafrica Nosipho Nausca Jean Ngcaba, l'assessore alla Cultura Miguel Gotor, la presidente del II municipio Francesca Del Bello e lo storico attivista antirazzista e presidente del Centro Benny Nato Vincenzo Curatola. «Per me è importante - ha detto Del Bello - che avvenga in questa villa meravigliosa, patrimonio della città tra i più pregiati, che sta tornando al suo antico splendore. Mandela è una figura universalmente conosciuta, la sua eredità più grande per il genere umano è la lotta per l'autodeterminazione». E ha aggiunto Curatola: «Vorrei che in questo posto ci si ritrovi per ricordare che è possibile vincere e rafforzare l'impegno contro ogni forma di razzismo e per la pace».
L'ambasciatrice: «Mandela icona mondiale. Il Sudafrica vi ricorderà»
Infine, la parola all'ambasciatrice: «È per me un grande piacere essere qui stamattina per la nostra icona mondiale Nelson Mandela. Oggi in Sudafrica celebriamo la Giornata del patrimonio culturale e ricordiamo le molte culture che formano la nostra popolazione. Una occasione preziosa per costruire ponti di tolleranza e comprensione tra persone di gruppi etnici diversi. La liberazione dopo 27 anni di carcere di Mandela ha portato speranza in Sudafrica e nel mondo. Mandela ha sollevato le persone dalla loro insignificanza indipendentemente da razza e sesso. La lotta contro apartheid e razzismo ha coinvolto tanti anche qui a Roma, che in solidarietà si sono uniti perché il razzismo è una minaccia non solo per il Sudafrica ma per il mondo. Mandela ci ha insegnato a perdonare ma non a dimenticare. Sono felice che questa piazza porti il suo nome per quello che ha rappresentato per il Sudafrica e il mondo. Il Sudafrica vi ricorderà».
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