A Roma nascono meno figli ma i quartieri della periferia si popolano di bambini e bambine
Aggiornamento: 23 ott
Nella Capitale nascono sempre meno figli ma in alcuni quartieri, come a Valle Muricana, la situazione è in controtendenza. Sono quelli delle zone periferiche dove molte persone si sono spostate negli ultimi anni lasciando le aree più centrali. Spesso a trasferirsi sono coppie giovani con i figli piccoli o con l’intenzione di averne: i pendolari di Roma che decidono di vivere in una casa più grande, magari con il giardino o uno spazio esterno
A Roma e provincia nascono sempre meno bambini come rileva l’ indagine dell’Istat «Natalità e fecondità della popolazione residente» ma in alcuni quartieri della Capitale la situazione è in controtendenza. Sono quelli delle zone periferiche dove molte persone si sono spostate negli ultimi 40 anni lasciando le aree più centrali. Spesso a trasferirsi sono coppie giovani con i figli piccoli o con l’intenzione di averne: i pendolari di Roma che decidono di vivere in una casa più grande, magari con il giardino o uno spazio esterno.
Il caso del XV municipio: a Valle Muricana la popolazione è cresciuta del 12 per cento in 10 anni
Un esempio delle trasformazioni che stanno avvenendo nella Capitale è quello del quartiere valle Muricana, nell’estrema periferia del quadrante nord dove la popolazione ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 10 anni. Se tra il 2013 e il 2023 in tutto il Municipio XV i residenti sono cresciuti solo dell’1,3 per cento, a Valle Muricana sono aumentati di oltre il 12 per cento. Qui si sono spostate recentemente, con le nuove urbanizzazioni, molte giovani famiglie. Per questo motivo il quartiere si è trovato ad ospitare molti minori che però non hanno una scuola. Tanto che a luglio scorso, con i fondi del Pnrr, sono iniziati i lavori per costruire un asilo nido e una scuola dell’infanzia che ospiterà 120 bambini e bambine e il municipio sta incrementando i servizi di prossimità. Dalla raccolta differenziata all’apertura del Centro Polifunzionale di Via Sulbiate e del Parco dei Buoni, prima area verde attrezzata della zona. «Il lavoro nelle periferie e per le periferie è un lavoro faticoso che spesso trova poco spazio sui mezzi di comunicazione ma resta fondamentale portarlo avanti per ricucire la città, sanare le disuguaglianze e restituire dignità ai territori», dichiara il presidente del XV municipio Daniele Torquati.
Periferie: i quartieri giovani
Se ci spostiamo nel IX municipio, troviamo molti nuovi quartieri in prossimità e oltre il Grande raccordo anulare da Fonte Laurentina a La Torretta, da Monte Migliore a Trigoria Alta, per citarne alcuni. Qui si sono trasferite molte persone giovani che ogni giorno percorrono svariati km per andare a lavoro. E qui la popolazione è molto più giovane che altrove. Ad esempio al Torrino gli under 14 sono oltre l’8 per cento e nell’area di Torrino-Mezzocammino arrivano quasi al 10. I bambini aumentano anche nei quartieri periferici del municipio XII a Massimina, a Casal Lumbroso e nelle nuove residenze di stazione Aurelia, Vignaccia, via di Villa Troili. Persino in un quartiere centrale come Monteverde, dove negli anni la popolazione è invecchiata, le nuove urbanizzazioni stanno provocando un maggior tasso di natalità e un incremento dei residenti che si prevede cresceranno di circa 3 mila unità nei prossimi anni.
Pochi figli anche tra i residenti di origine straniera
Se in 10 anni a Roma e provincia i «nuovi nati» sono diminuiti del 37, 5 per cento, il trend riguarda anche le famiglie di origine straniera che nel 2013 avevano dato alla luce oltre 6mila bambini mentre nel 2023 sono stati 3686. Questo avviene nonostante il numero dei residenti non italiani sia aumentato. Dal 2013 il numero dei cittadini migranti è aumentato in tutte le zone urbanistiche tranne due: a Omo, nella periferia est (-20 per cento), e nel quartiere Della Vittoria (-11 per cento). L'aumento maggiore si è verificato, invece, a Magliana (+355 per cento), seguita da Tor Cervara (+167 per cento), zone interessate negli ultimi anni da consistenti nuove edificazioni. La percentuale è poi più che raddoppiata a Centocelle, Tor Tre Teste, Prima Porta, Testaccio, San Lorenzo e Tiburtino sud (tra +100 e +130 per cento), e quasi raddoppiata ad Acqua Vergine, Aventino, Trastevere, Massimina, Celio, Gordiani e Pietralata (tra +85 e +100 per cento). Grottarossa, nella zona ovest della Capitale, è il quartiere con il maggior numero di cittadini migranti che sono il 28 per cento della popolazione.
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