A Roma aumentano gli incidenti degli over 60: i sindacati chiedono controlli e un patto per la sicurezza
- Anita Armenise
- 5 mar
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Dal 2013 a oggi, a Roma e provincia si sono registrati 149 decessi sul lavoro nel settore edile, con una media di 30 infortuni mortali negli ultimi cinque anni

La crescita degli incidenti mortali nei cantieri edili impone l’adozione di una strategia di prevenzione più efficace, fondata sulla collaborazione tra le parti sociali. Questo l'appello lanciato dalla Filca Cisl Roma durante il XII congresso del sindacato dei lavoratori del settore. Dopo il boom degli ultimi anni, grazie al Superbonus e agli interventi del Pnrr e del Giubileo, il comparto inizia a mostrare segni di rallentamento ed è in questo momento che il sindacato chiede tutele per la sicurezza nei cantieri, che negli ultimi anni ha visto un aumento preoccupante degli infortuni, in particolare tra i lavoratori over 60.
Dal 2013 a oggi, a Roma e provincia si sono registrati 149 decessi sul lavoro nel settore edile, con una media di 30 infortuni mortali negli ultimi cinque anni. Il 25 per cento delle vittime aveva più di 60 anni, un dato che evidenzia la necessità di misure per consentire un’uscita anticipata dal lavoro per i lavoratori più anziani.
«Serve una strategia di prevenzione che coinvolga istituzioni, imprese e sindacati in un impegno comune. Serve un piano condiviso che metta al centro la prevenzione, con investimenti in formazione, innovazione tecnologica e controlli adeguati. La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un valore fondamentale», scrive il sindacato. L’attenzione è richiamata dal neo rieletto segretario generale della Filca Cisl di Roma, Nicola Capobianco, sulla necessità di un’azione congiunta tra istituzioni, aziende e sindacati per garantire la qualità del lavoro e la tutela della salute dei lavoratori.
I numeri dell’edilizia a Roma e la crisi generazionale del settore
Secondo la Cassa Edile, il comparto romano è il secondo in Italia dopo Milano, con 43.412 operai e 9.476 imprese attive, la maggior parte delle quali con organici ridotti (2-3 lavoratori in media). Il 45,59 per cento degli operai ha un contratto di primo livello, il 23,19 per cento di secondo, mentre il 21,16 per cento è operaio specializzato. Ma quasi la metà delle imprese ha difficoltà a mantenere la regolarità contributiva. L’età media degli operai è di 49 anni e solo il 12 per cento ha meno di 30 anni, un segnale di una crisi generazionale nel settore.
In aumento i lavoratori stranieri nei cantieri: sono la metà
Il 51,18 per cento degli operai iscritti alla Cassa Edile è di nazionalità straniera. I lavoratori romeni sono i più numerosi (24,88 per cento), seguiti da albanesi (4,84 per cento), egiziani (4,28 per cento) e moldavi (2,63 per cento). Per favorire l’integrazione e il coinvolgimento attivo nel sindacato, la Filca nazionale ha istituito un coordinamento migranti, che punta a supportare i lavoratori stranieri sia nel mondo del lavoro che nella società.
Negli ultimi anni, poi si è registrato un aumento delle vertenze nel settore edile, con sempre più lavoratori italiani che denunciano contratti precari, mancati pagamenti di stipendi e TFR e licenziamenti ingiustificati. La chiusura improvvisa di aziende e cantieri lascia molti operai senza tutele e con difficoltà di ricollocazione.